Xenofobia o banche? Francia al ballottaggio tra Le Pen e Macron

Seggi aperti per il secondo turno delle presidenziali. Il voto è blindato per l’allarme terrorismo: mobilitati 50.000 fra poliziotti e gendarmi, in aggiunta ai militari e ai vigili urbani

Seggi aperti in Francia per il ballottaggio delle elezioni presidenziali: gli elettori sono chiamati a scegliere il nuovo presidente fra Emmanuel Macron e Marine Le Pen. Alle 8 si sono aperte le urne nei 66.546 seggi elettorali del paese, che accolgono i 47 milioni di elettori. Macron, l’ex banchiere d’affari di Rotschild e fondatore del movimento En Marche!, e Le Pen, leader dell’estrema destra xenofoba, al primo turno di due settimane fa hanno incassato, rispettivamente, il 24,01% e il 21,3% dei voti.

L’affluenza alle urne al ballottaggio a mezzogiorno è in lieve ribasso rispetto al primo turno: 28,23% rispetto al 28,54%. In ribasso di due punti, invece, rispetto al 2012, quando a votare a mezzogiorno al ballottaggio era stato il 30,66% degli aventi diritto. Come al primo turno, il voto è blindato per lo stato di emergenza, con misure di sicurezza rafforzate e la mobilitazione di 50.000 fra poliziotti e gendarmi, in aggiunta ai militari e ai vigili urbani che presidiano normalmente i seggi, nel timore di attacchi terroristici.

Macron, giunto al seggio di Le Touquet, nel nord della Francia, ha votato accompagnato dalla moglie Brigitte. Marine Le Pen, leader del Front National, ha votato nel seggio di Hénin-Beaumont nel nord della Francia. Un gruppo di militanti delle Femen, da sempre contro il Front National, aveva precedentemente inscenato una protesta davanti al seggio ad Hénin-Beaumont. Cinque militanti dall’impalcatura che avvolge la facciata di una chiesa hanno srotolato uno striscione gigante che recita “Marine al potere, Marianna si dispera”, con riferimento alla Marianna allegoria dello spirito repubblicano della Francia.

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