Rifiuti: Salvini propone un termovalorizzatore in ogni provincia campana, scontro con Di Maio

Il leader leghista attacca di nuovo de Magistris. “Il sindaco di Napoli non vuole gli impianti? Se li mangi i rifiuti!

Ancora fughe in avanti del Ministro dell’Interno, Matteo Salvini.  Ancora “dichiarazioni a effetto” per alimentare solo propaganda. Una sorta di perenne campagna elettorale.  Salvini si comporta come un Premier scavalcando tutti, affrontando temi, argomenti, punti programmatici che non sono presenti nel contratto di governo stipulato con il M5S.   Oggi a Napoli,  durante il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica convocato in Prefettura, nell’affrontare le tematiche “rifiuti” e “terra dei fuochi” ha lanciato la proposta di costruire un termovalorizzatore per ogni provincia alimentando ulteriore tensione con il vicepremier Luigi di Maio.

“Servono nuovi impianti e un termovalorizzatore per ogni provincia” – ha sottolineato Salvini rispolverando una proposta di Silvio Berlusconi.  Rivolgendosi poi sia al sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, che al governatore della Campania, Vincenzo De Luca, gli chiede di “trovare una localizzazione” per un nuovo termovalizzatore. Se non lo fanno loro la troviamo noi”. Salvini ha annunciato anche che “l’unico termovalorizzatore presente in Campania a gennaio andrà in manutenzione. Se c’e’ un problema non possiamo affidarci alla divina provvidenza”.”Il sindaco di Napoli non vuole termovalorizzatori? Se li mangi i rifiuti. C’e’ di mezzo la salute dei bambini, se gli amministratori non vogliono gli strumenti per smaltire i rifiuti si puo’ anche imporre dall’alto”. “Tra qualche mese in Campania si rischia un’emergenza sanitaria e sociale a livello mondiale” – ha continuato Salvini – Non so cosa abbiano fatto gli amministratori locali e regionali negli ultimi decenni  ma dal 2008 la situazione non è cambiata, anzi è peggiorata. Non c’è programmazione, c’è incapacità e dico incapacità perché voglio essere ottimista. Se si volesse pensar male si potrebbe supporre che non si è fatto niente come termovalorizzatori e sistema di smaltimento perché qualcuno ha interesse che non si faccia niente”. Salvini ha ribadito che “c’è sui rifiuti un giro di milioni di euro a cui gli amministratori regionali e locali non hanno evidentemente saputo dare risposte”. Salvini ha annunciato che chiederà “il commissariamento di tutti gli Ato e serve il coraggio di dire che il termovalorizzatore serve”. 

“Nel contratto di governo si parla di soluzione al problema dei rifiuti che o spariscono o evaporano o li mangiamo o li valorizziamo o li inceneriamo o li mettiamo in discarica. Quando Acerra si ferma per la manutenzione a gennaio, io voglio che ci sia una soluzione per i napoletani e per i campani. Io sono per costruire e non per i ‘no’ perche’ con i no non si va da nessuna parte” –  ha evidenziato Salvini – Io non vorrei che fra 2 mesi Napoli e la Campania avessero un’emergenza sanitaria – riflette il vicepremier leghista -. In Lombardia ci sono 13 termovalorizzatori e in Campania uno soltanto. Ma noi non stiamo morendo, il rischio sanitario e’ in Campania”. A Di Maio, che ha sottolineato come nel contratto di governo non ci fosse la previsione di costruire nuovi inceneritori, Salvini ha ribadito  di aver “letto, riletto e scritto” il contratto di governo “ma qua – aggiunge – c’e’ da dare risposte a mamme, papa’ e bambini che non meritano di pagare tasse sui rifiuti e vivere fra roghi tossici e discariche abusive”. La Regione Campania “ha sempre detto no agli inceneritori e i rifiuti cosa facciamo – si chiede Salvini – ? Li facciamo gestire alla camorra? Non penso”

Scontro con Luigi di Maio – Le dichiarazioni di Salvini fanno arrabbiare il Vice Premier Luigi di Maio, leader del Movimento 5 Stelle. “Quando si viene in Campania e si parla di terra dei fuochi si dovrebbero tener presenti la storia e le difficolta’ di questo popolo. La terra dei fuochi e’ un disastro legato ai rifiuti industriali (provenienti da tutta Italia) non a quelli domestici. Quindi gli inceneritori non c’entrano una beneamata ceppa e tra l’altro non sono nel contratto di Governo”. “Lotta alla contraffazione, contrasto alle organizzazioni criminali, video-sorveglianza del territorio, bonifiche ed economia circolare- aggiunge Di Maio– Tutte cose che sono nel contratto e che stiamo affrontando con il ministero dell’Ambiente di questo Governo”.

 Il Ministro Costa, l’inceneritore è un fallimento  – “Quando arriva l’inceneritore, o termovalorizzatore, il ciclo dei rifiuti e’ fallito”. Cosi’ il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, sulla proposta di Salvini. “Stiamo lavorando ogni giorno per portare l’Italia, e non solo la Terra dei Fuochi, fuori dall’ormai cronico ritardo nella gestione del ciclo dei rifiuti. Stiamo completamente ribaltando il paradigma economico – spiega Costa – come anche prescritto nel contratto di governo. E’ l’impegno quotidiano del ministero dell’Ambiente. Riduzione, riuso, recupero, riciclo, sono le quattro R che devono diventare un mantra per tutti. I rifiuti possono essere una risorsa: per l’ambiente e per l’economia. Chi non e’ in sintonia con queste direttrici vive in un’epoca passata“.
E’ per questo che il ministero dell’Ambiente “ha creato una competenza apposita sull’economia circolare – precisa Costa -, e’ per questo che stiamo scrivendo le norme per regolamentare l’end of waste. Non possiamo permetterci di bruciare risorse economiche, e anche posti di lavoro, creando danni ambientali e alla salute. Come tantissimi imprenditori del settore hanno sottolineato, questa gestione virtuosa dei rifiuti e’ il futuro”

Reazioni dei parlamentari 5 Stelle della commissione ambiente della Camera – Sia il ‘Contratto di Governo’ che punta al superamento degli inceneritori non a costruirne di nuovi, che i numeri della produzione dei rifiuti in Campania e lo stato d’avanzamento della raccolta differenziata nella Regione, escludono industrialmente la realizzazione di nuovi impianti incenerimento”: lo dichiarano i parlamentari del Movimento 5 Stelle della commissione Ambiente della Camera con la capogruppo Ilaria Fontana

Duro commento del gruppo regionale della Campania del M5S – Non consentiremo che in Campania si costruiscano nuovi inceneritori. Sono anni, già molto prima di approdare in Consiglio regionale, che ci battiamo per il superamento di questo tipo di impiantistica. Così come diciamo no a operazioni di incenerimento nei cementifici, sostenuti da questa giunta regionale. La nostra visione è chiara da sempre.  Bisogna puntare sulla riduzione a monte del rifiuto prodotto, con investimenti tesi a una ottimizzazione del ciclo dei rifiuti e della raccolta differenziata. Il Viminale ha una grande responsabilità, che è quella di lavorare per garantire la legalità nella gestione dei rifiuti e di puntare sul rafforzamento della sorveglianza in siti, depositi e stir, predisponendo programmi straordinari di controllo. I recenti incendi hanno dimostrato che questa misura non è più procrastinabile e su questo ci aspettiamo che il Viminale si attivi. Solo così possiamo fermare, una volta per tutte, la mattanza di innocenti provocata dai roghi nel perimetro della Terra dei Fuochi e dai continui incendi nei depositi di rifiuti e nei siti di stoccaggio che continuano ad avvelenare la nostra terra”. Così la capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale Mari Muscarà. “Bisogna fare dei rifiuti una risorsa, ma non per la camorra, come avvenuto negli ultimi vent’anni, grazie alla connivenza tra politici collusi e colletti bianchi al soldo dei clan. Le politiche ambientali – prosegue Muscarà – devono puntare su riduzione, recupero e riciclo della materia. In Campania manca una normativa sulla pianificazione dei controlli ambientali, che sono praticamente inesistenti, l’operazione ecoballe si è rivelata totalmente fallimentare, si continuano a sottrarre fondi da misure su smaltimento fanghi e ciclo ottimale dei rifiuti urbani e a Pianura c’è una comunità che da troppi anni vive su una delle più grandi bombe ecologiche d’Europa.  Criticità racchiuse in singoli dossier che, con i colleghi Valeria Ciarambino e Vincenzo Viglione, abbiamo portato all’attenzione del ministero dell’Ambiente, accompagnate da proposte di superamento di una situazione drammatica che rischia di accompagnare la nostra regione verso il completo disastro ambientale”.

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