Nasce l’associazione Comma 2 per il diritto del lavoro e ridurre le diseguaglianze

Insieme avvocati, magistrati, docenti, sindacalisti e giornalisti contro i licenziamenti facili

 

Si riunirà la mattina del 2 dicembre, presso la struttura Ca’ Vecchia di Sasso Marconi, vicino a Bologna, la prima assemblea nazionale dell’Associazione Comma2 lavoro è dignità  www.comma2.it/

Una associazione aperta ad avvocati, magistrati in pensione, docenti, sindacalisti e a ogni altra persona che voglia pensare nuovamente a un diritto del lavoro che abbia come primo obiettivo quello di ridurre le diseguaglianze tra datori di lavoro e lavoratori.

In questi anni sono state fornite spiegazioni dai toni apocalittici per giustificare la riduzione delle tutele dei lavoratori (dalla fuga dei capitali stranieri alla dissoluzione del tessuto produttivo del paese). Solo sacrificando i lavoratori si poteva sperare di restare in Europa, alla pari con gli altri paesi, e solo riducendo le garanzie si poteva salvare l’economia nazionale.

La realtà ha dimostrato che nei fatti le cose non stanno così.

Per di più la riduzione delle tutele ha raggiunto livelli che la stessa Unione Europea non ritiene accettabili.

La sanzione per un licenziamento totalmente ingiustificato è oggi di ridottissimo impatto per le imprese, ma è soprattutto inefficace per risarcire il gravissimo pregiudizio determinato dalla perdita incolpevole del posto di lavoro; e sulla questione dovrà tra breve pronunciarsi la Corte costituzionale, alla quale sono state denunciate dal Tribunale di Roma le relative norme del jobs act.

Ma anche la perdita di concreta efficacia delle norme che prevedevano il divieto di demansionamento – solo per fare un altro esempio – dimostra l’odierna deriva del diritto del lavoro. È sul lavoro che la nostra Repubblica deve continuare a essere fondata, come dispone testualmente l’articolo 1 della Costituzione. Ma se il lavoro diventa sempre più precario e meno garantito, sempre più precaria e meno garantita diventerà la nostra Repubblica.

A ciò si aggiunge un accesso alla Giustizia sempre più difficile e costoso per i lavoratori.

L’introduzione delle tasse per i processi del lavoro e la condanna dei lavoratori alle spese legali (con sempre minore discrezionalità dei giudici in proposito) appaiono sempre più come mezzi per ridurre il contenzioso, ma il contenzioso non può essere ridotto eliminando i diritti o rendendo il loro esercizio difficile o impossibile: è come se si volesse risolvere il cronico problema dei “posti letto” negli ospedali eliminando, per legge, le malattie.

Il 2 dicembre, a Sasso Marconi, l’Associazione Comma2 lavoro è dignità metterà in campo le proprie forze (dopo la sua fondazione, nello scorso mese di maggio, ha già raggiunto centinaia di iscritti) valutando tutte le iniziative necessarie per promuovere e tutelare i diritti dei lavoratori, tra le quali:

– la diffusione e la conoscenza di tali diritti attraverso iniziative di informazione e formazione rivolte sia ai lavoratori che a coloro che operano nell’ambito della loro tutela;

– l’ampliamento e il rafforzamento del quadro normativo e contrattuale che regola il diritto del lavoro, anche attraverso proposte ed iniziative di tipo legislativo;

– il coordinamento di iniziative di politica giudiziaria di contrasto rispetto alle normative che si propongono la riduzione delle tutele dei lavoratori, con il fine di rimuovere gli ostacoli posti dall’attuale legislazione all’attuazione dei principi costituzionali.

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