“Senza risposte saremo incubo delle istituzioni”
Tensioni a Napoli per la protesta, in corso in via Verdi, di un gruppo di disoccupati che questa mattina ha occupato la sede del Consiglio comunale. Intorno alle 8 e 30 alcuni senza lavoro del ‘Movimento 7 novembre’ hanno fatto irruzione nel palazzo istituzionale approfittando dell’ingresso del personale. Circa in dieci hanno occupato una delle stanze dove solitamente si tengono le commissioni consiliari. Uno dei due agenti di polizia municipale, che era di turno al drappello del palazzo, è caduto si è reso necessario l’intervento dell’ambulanza.
I disoccupati hanno diffuso un comunicato che IlDesk.it pubblica integralmente:
Ancora una volta il fango mediatico già nelle prime ore prende il sopravvento rispetto le vere ragioni dei disoccupati organizzati. Si parla di vigili travolti e feriti, la realtà è che stamattina senza nessuna colluttazione un gruppo di disoccupati è entrato nel Consiglio Comunale occupando la sala delle Commissioni. Mentre chiediamo risposte ci danno multe, denunce e processi a velocità della luce.
La realtà è questa:
1) All’unanimità il 30 Dicembre il Consiglio Comunale indica all’amministrazione comunale, Sindaco ed Assessorati circa la nostra vertenza, di rispondere alle nostre rivendicazioni e farsi portavoce per lavorare sollecitando la Prefettura, il Ministero, la Regione Campania.
2) Il 5 Marzo il Ministero del Lavoro ci riceve a Roma e chiede che siano gli enti locali a richiedere tavolo interistituzionale sulla vertenza per entrare nel merito delle proposte progettuali.
3) Dopo due settimane Comune di Napoli e Citta’ Metropolitana inviano nota ufficiale al Ministero di disponibilità di incontro interisitruzionale.
4) La Regione Campania non risponde alle numerose richieste via ufficiale, protocolli, PEC e incontri: finanche il Segretario del PD Regionale, Leo Annunziata e Provinciale, Marco Sarracino, insieme ai capigruppi comunali e provinciali dicono di sostenere la nostra richiesta per riavviciare la Regione Campania sulla nostra vertenza. Ma senza concludere niente. Neanche l’ANPAL che ha chiesto sulla nostra vertenza una programmazione e progettazione ha smosso nulla
.5) Incontriamo direttamente il Prefetto, Marco Valentini, il 19 Marzo e conferma il suo impegno per chiamare direttamente il Ministero e gli enti per accelerare sulla nostra vertenza.
6) Durante le giornate di presidio permanente, tra i vari incontri, un gruppo di disoccupati “occupa” l’ingresso della sede del PD Provinciale (il Ministro A.Orlando è del PD per questo e non per altri motivi) e dopo due ore in cui ci si mette in contatto con Regione e Ministero veniamo a conoscenza che entrambi chiedono al Comune una documentazione ufficiale dei progetti fin’ora pensati.
Allo stato attuale siamo fermi in questo limbo. Per questo ci sarà questa iniziativa Mercoledì e ci organizziamo per andare a Roma, non possiamo aspettare il gioco delle tre carte e non possiamo ancora attendere.
MA QUALI SONO IN SINTESI LE NOSTRE RICHIESTE?
Abbiamo chiesto al Comune di Napoli il piano di fabbisogno su molti dei servizi che le stesse aziende partecipate non riescono a soddisfare “esternalizzando” il servizio a Cooperative (i cui fondi sono per ora bloccati fino a “svecchiamento” ed esaurimento delle platee) o addirittura al meccanismo delle Agenzie Interinali come l’Adecco.
In generale abbiamo costruito un percorso di lotta finalizzato a sostanziare con determinazione ed atti amministrativi concreti la volontà di avviare un piano di formazione e per il lavoro sulla messa in sicurezza dei territori, la riqualificazione delle nostre periferie, la valorizzazione del patrimonio culturale, la lotta allo spreco alimentare costruendo un ciclo di riutilizzo virtuoso, la prevenzione contro roghi e sversamenti illeciti, la raccolta differenziata ed i servizi legati al ciclo dei rifiuti, la manutenzione delle poche spiagge a disposizione, la manutenzione stradale, la cura del verde e degli spazi inutilizzati della città, la valorizzazione dei beni comuni, trasporto pubblico e servizi territoriali, lo sviluppo delle opere di ripascimento e rifunzionalizzazione del litorale, Bagnoli e la sua riqualificazione e rigenerazione, il ciclo dei rifiuti e la messa in sicurezza dei territori, progetti per una migliore vivibilità di Napoli ecc...
1) CICLO INTEGRATO DEI RIFIUTI – L’azienda ASIA – che effettua i servizi di igiene ambientale, raccolta differenziata, spazzamento, raccolta del residuo indifferenziato e trasporto rifiuti verso gli impianti di trattamento e selezione – nel 2000 aveva 1.230 operatori ecologici, oggi non superano le 300 unità con tutte le conseguenze in termini di peggioramento evidente del servizio per la città ed i nostri quartieri. Mentre avrebbe dovuto, come in parte successo, internalizzare i servizi, negli ultimi 5 anni ha ripreso ad esternalizzare: ma nessun turnover vero viene effettuato e soprattutto si alimenta il sistema marcio tramite le Agenzie Interinali come l’Adecco. Ogni mese vanno in pensione decine di lavoratori ma il Comune eroga sempre 240 milioni di euro annuali.
2) MANUTENZIONE DEL VERDE, DECORO ED IGIENE URBANO – I “giardinieri” in organico al Comune di Napoli sono 4.800 poi ci sono le cooperative “Primavera III” e la “25 Giugno” per sopperire alle mancanze di organico. Nel frattempo sono oltre 400 unità in uscita in pensionamento tra il 2021 e 2022, mentre ci vorrebbero 7.000 addetti integrati (categorie A e B non previste nelle assunzioni di Brunetta).Per la manutenzione del verde e gestione grandi parchi urbani e del verde pubblico al 1/12/2007 avevamo un totale di personale di 1067 mentre ad oggi ne sono rimasti quasi 100 con età media di 64 anni.
Infine i progetti prodotti e mai avviati…
1) PROGETTO DEL SERVIZIO INTEGRATO DI CURA, PRESIDIO E VALORIZZAZIONE DEGLI EDIFICI SACRI DI INTERESSE CULTURALE RICADENTE NELL’AREA METROPOLITANA DI NAPOLI
Uno dei progetti di cui si era discusso sull’incremento e la qualifica ulteriore della fruizione pubblica dei beni culturali attraverso l’apertura delle chiese in orari prolungati rispetto a quelli liturgici, prevedendo svolgimento di eventi culturali rivolti a platea dedicata e visitatori: potenziare l’offerta turistica e culturale del territorio mettendo a sistema il patrimonio culturale dell’area metropolitana in sinergia con altri soggetti portatori di interesse pubblico per il territorio (scuole, associazioni, enti culturali etc…). Gli assi di finanziamento erano individuati tramite Città Metropolitana e parte del suo “avanzo libero” svincolato per iniziare una piccola sperimentazione. A riguardo, dopo incontri al Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministero del Lavoro, seguiti tra i vari cambi di governo, furono individuati anche con l’ausilio del dott. Vanin del MISE alcune misure di sostegno a tale progettazione dell’ambiente e dei beni storico-culturali”. La misura era dotata di 223 milioni di euro da cui poter prendere una “piccola parte” a sostegno di tale progettazione.
2) MESSA IN SICUREZZA DEL TERRITORIO, DIFESA DELLA BIODIVERSITÀ’, CONTROLLO ROGHI E LOTTA CONTRO SVERSAMENTI ILLEGALI
Lo scopo della proposta è aggredire le questioni del dissesto idrogeologico, delle bonifiche, della messa in sicurezza del territorio superando un approccio emergenziale che rincorre smottamenti del terreno, inquinamento da polveri sottili, alluvioni e frane. Abbiamo prodotto una scheda progettuale sul tema della formazione per mansioni di controllo, monitoraggio e cura del territorio anche come utile argine per le infiltrazioni criminali. Tale scheda in riferimento vedeva il POC 2014-2020 che indicava 1,7 miliardi di euro, dei quali 550 milioni di euro destinati appunto “all’ambiente e il territorio” che si sommavano a quelli POR FESR 2014-2020 che l’asse 5 destinava “alla prevenzione dei rischi naturali e antropici”. Andrebbe aggiornato questo aspetto.
3) CONTRASTO ALLO SPRECO ALIMENTARE E DIMINUZIONE DEI RIFIUTI ALIMENTARI
L’obiettivo del progetto è quello di affrontare finalmente il tema degli sprechi e delle perdite alimentari da un punto di vista strutturale per migliorare le conoscenze sulle cause ed origine degli sprechi alimentari, aumentare il livello di occupazione in termini di cooperazione sociale secondo i principi del Decreto direttoriale del 26 Luglio 2017 sullo sviluppo di imprenditoria sociale e cooperazione, sviluppare azioni di contrasto allo spreco alimentare in città e distribuzione del cibo. Tale sperimentazione poteva avvenire tramite l’utilizzo di diverse risorse provenienti dai Fondi Europei (oramai 2014-2020)