Maradona show: “A Napoli sono a casa mia, qui sono stato felicissimo”. E chiude con le scuse a Diego jr

Lo spettacolo al San Carlo. Dieguito: “Io auguro al nuovo Napoli che vinca tutto quello che deve vincere. La gente di Napoli ne ha bisogno”. De Laurentiis: “Appena risolverà i suoi problemi con il fisco sarà ambasciatore del Napoli nel mondo”

“Io auguro al nuovo Napoli che vinca tutto quello che deve vincere. La gente di Napoli ne ha bisogno. Ci sono giocatori del Napoli che vedo vogliono che Napoli sia felice e questo mi lascia tranquillo. Il presidente vuole quello che vogliamo tutti quanti, vincere. E dopo parliamo”. Maradona sembra che voglia concludere così lo show Tre volte 10, in un San Carlo affollato da 1300 spettatori. Ma poi riserva un colpo di scena finale: chiama sul palco il figlio Diego junior: “Chiedo scusa dopo 30 anni a mio figlio Diego. Non ti lascerò mai più”. Applausi scroscianti per una serata ad alto tasso emotivo, e non poteva essere altrimenti. “Mi sento come a casa, come sempre mi sono sempre sentito. Io non tradisco. A Napoli sono stato felicissimo”.  Diego in completo nero appare sul palco e palleggia, scatenando il tripudio del pubblico.  “‘O rre è turnato” dice l’attore Peppe Lanzetta nel monologo iniziale. “Qualcuno si è lamentato perché qui il biglietto costava 300 euro – scherza il Pibe – ma l’abbiamo fatto perché Pelè organizza uno spettacolo e li vende a 200 euro. Lui deve arrivare sempre secondo”. Maradona ne ha per tutti: sul palco appaiono le sagome di Platini e Blatter e lui li apostrofa così: “Sono dei ladri”. E Aurelio De Laurentiis, prima dello spettacolo, conferma le indiscrezioni:  “Abbiamo parlato a Roma sabato scorso per diverso tempo. Appena Maradona risolverà i suoi problemi con il fisco sarà ambasciatore del Napoli nel mondo. Noi stiamo puntando su quei mercati che stanno crescendo a dismisura come la Cina, l’Oriente dove il calcio non è sentito come una cosa antica ma una cosa moderna per il futuro”.

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