Si vogliono verificare i lavori di metanizzazione fatti tra il ’99 ed il 2003
CASERTA – Proseguono senza sosta le ispezioni dei Carabinieri del Noe per accertare la veridicità delle parole di Antonio Iovine. Secondo le dichiarazioni rese dal superpentito del clan dei Casalesi, detto “o’ ninno”, i lavori di metanizzazione realizzati nel Casertano, tra Casal di Principe e Casapesenna, tra il 1999 e il 2003, sarebbero stati realizzati da società ritenute vicine alla mafia casalese indicate dai capi clan, tra cui figura lo stesso Iovine, il boss Michele Zagaria, e i capi delle famiglie Schiavone e Bidognetti. In particolare, oggi, i carabinieri del Noe stanno effettuando delle ispezioni, scavando lungo corso Umberto, a Casal di Principe (successivamente sarà effettuata un’ispezione anche a Casapesenna) per accertare la profondità alla quale sono state collocate le tubature. Di norma, la profondità prevista, è di 60 centimetri: le società che hanno effettuato i lavori, invece, si sarebbero fermate a 30 centimetri, ottenendo così un guadagno illecito e mettendo, nel contempo, a rischio la sicurezza dell’impianto e della popolazione. Le operazioni, coordinate dalla DDA di Napoli che ha emesso decreto di ispezione dei luoghi, andranno avanti per tutta la giornata. Gli scavi verranno effettuati anche a Casapesenna.
INDAGATO EX PRESIDENTE COOP CONCORDIA. L’ex presidente della cooperativa Cpl Concordia, Roberto Casari, risulta indagato per l’ipotesi di concorso esterno in associazione mafiosa nell’ambito dell’inchiesta sui lavori di metanizzazione in sette comuni del Casertano. Secondo l’indagine condotta dai pm della Dda Cesare Sirignano, Catello Maresca e Maurizio Giordano, coordinati dal procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli, la Concordia – guidata da Casari fino al mese scorso – avrebbe ottenuto l’appalto grazie alla fazione dei Casalesi guidata da Michele Zagaria. La Cpl Concordia, con sede legale in Emilia-Romagna, è un gruppo cooperativo multiutility italiano nato nel 1899, che comprende 70 società e 1600 addetti, con un fatturato consolidato di 413 milioni di euro. Si occupa di energia in tutti i suoi aspetti: dall’approvvigionamento e distribuzione alla vendita e contabilizzazione di gas ed elettricità, alla produzione mediante sistemi tradizionali o impianti rinnovabili. Cpl Concordia opera a livello internazionale, in quattro continenti. Roberto Casari, 62 anni, ne è stato il presidente fino al gennaio 2015.
IL BUSINESS DELLA CAMORRA. Tra il 1999 e il 2003, la camorra casalese ha guadagnato dieci euro su ogni metro di tubo interrato per trasportare il metano in sei comuni casertani, tra cui i centri roccaforti del clan, come Casal di Principe, Casapesenna e San Cipriano d’Aversa. E’ quanto aveva raccontato il pentito Antonio Iovine, ex primula rossa e capoclan dei Casalesi, all’udienza del processo in corso al tribunale di Santa Maria Capua Vetere che vede imputato per concorso esterno in associazione camorristica il consigliere regionale Enrico Fabozzi, ex sindaco di Villa Literno, altro comune dove i lavori furono eseguiti da una ditta indicata dal clan. La deposizione è del giugno scorso, ad appena un mese dal pentimento di Iovine.