Indagine sulle cooperative: l’ipotesi è di stipendi erogati dalla Provincia di Napoli per ore di lavoro mai effettuate

NAPOLI – Ex detenuti confluiti in cooperative, pagati con soldi pubblici per lavori mai svolti. Dietro, la regia della camorra. E’ lo scenario ipotizzato dall’ultima inchiesta del pm John Henry Woodcock della dda di Napoli. Sono decine le perquisizioni disposte negli uffici di alcune cooperative e in sedi della Città Metropolitana di Napoli, eseguite dalla guardia di finanza. Indagati 24 tra dirigenti e soci della coop La Primavera III, funzionari e dirigenti della Provincia. Sullo sfondo intrecci tra esponenti delle cooperative, funzionari e politici. Nel corso delle indagini sarebbero emersi rapporti con il clan Contini. Agli indagati si contestano falsificazioni nei registri di presenza che avrebbero consentito ai soci di percepire illegittimamente retribuzioni per giornate di lavoro mai effettuate. Il clan avrebbe ricevuto percentuali sugli stipendi corrisposti ai lavoratori.

 

L’INDAGINE – L’inchiesta di Woodcock si avvale delle dichiarazioni di Antonio Della Corte, un pentito che faceva parte delle coop, secondo il quale gli ex detenuti “non si recavano mai al lavoro ma venivano regolarmente pagati”. La cooperativa ”La Primavera III” era impiegata in lavori socialmente utili. Ma secondo gli inquirenti sarebbe stata sotto il controllo dei clan del centro storico, operanti nei rioni di Forcella, dei Quartieri Spagnoli e nel quartiere Vasto-Arenaccia. In origine il sistema era gestito dal clan Giuliano, successivamente il business degli ex detenuti è stato ereditato dal clan Contini. Dagli atti emerge che i lavoratori che nel frattempo venivano arrestati nuovamente o si assentavano dal lavoro per oltre 15 giorni non venivano sospesi dalla coop, contrariamente a quanto previsto dal regolamento. Così erano regolarmente retribuiti. La cooperativa avrebbe inoltre emesso false fatture per forniture di beni e servizi. Alle società sono state erogate decine di milioni di euro dalla Provincia di Napoli in base a una convenzione.

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