
L’azienda partecipata usa il pugno duro. La solidarietà di Potere al Popolo e dei Comunisti italiani
L’Anm, l’azienda di trasporto pubblico di proprietà del Comune di Napoli ha inviato 46 lettere di contestazioni agli autisti che hanno denunciato e protestato contro i mancati interventi di sanificazione sui bus. Gli autisti sarebbero stati individuati come i promotori dell’iniziativa di giovedì scorso che ha determinato il blocco di 15 linee per diverse ore. L’azienda ha respinto le accuse provenienti dal sindacato indipendente, Usb, sostenendo che non esiste alcun problema di rispetto dei protocolli di sanificazione e sottolineando come le attività siano oggetto di continui controlli attestati da appositi documenti rilasciati alla fine di ogni intervento. L’azienda ha deciso di usare il pugno duro. I 46 lavoratori raggiunti dal provvedimento disciplinare ora hanno 6 giorni di tempo per consegnare le loro motivazioni. Tace l’amministrazione comunale di Palazzo San Giacomo.
POTERE AL POPOLO E COMUNISTI ITALIANI SOLIDARIZZANO CON I LAVORATORI – A fianco dei 46 autisti scendono in campo Potere al Popolo e Comunisti italiani. “In alcuni bus, in questi giorni, sono stati trovati nidi di blatte oltre l’abituale sporco che caratterizza i bus dell’Anm – scrivono in nota gli esponenti di Potere al Popolo – Già dai primi giorni della crisi pandemica i lavoratori Anm – ma anche di altre aziende – denunciano sanificazioni non effettuate, controlli inesistenti ed un sostanziale non rispetto dei protocolli di sicurezza. Esistono centinaia di foto, video e testimonianze dirette che provano questo accertato stato di pericolosità per chi lavora e per i cittadini tutti – prosegue la nota – Ieri, però, è successo un fatto grave: dopo la protesta l’Azienda che è stata sbugiardata e costretta alla sanificazione dei bus ha minacciato sanzioni disciplinari per i lavoratori che hanno protestato e – come se non bastasse – ha inviato un Esposto/Denuncia alla Procura della Repubblica per far verificare se sussistono “episodi di rilevanza penale. Ancora più gravi sono le dichiarazioni di oggi del Vice Sindaco, Enrico Panini, che si schiera incondizionatamente dalla parte dell’Anm accreditando l’ipotesi di una “protesta a cura di irresponsabili”. Potere al Popolo “solidarizza – senza se e senza ma – con la sacrosanta protesta dei lavoratori i quali hanno difeso la propria salute e quella degli utenti che avrebbero usufruito di mezzi sporchi e non sanificati”. “Potere al Popolo diffida l’Anm a non mettere in atto nessun tipo di rappresaglia contro i lavoratori i quali hanno agito nell’ambito dei loro diritti sindacali; Potere al Popolo stigmatizza il comportamento degli esponenti dell’Amministrazione Comunale i quali bene farebbero a vigilare sul comportamento dei manager di Anm che si configura come un aperto attacco alla libertà di dissenso e di manifestazione”. Sostegno ai lavoratori dai Comunisti italiani. “L’ emergenza Coronavirus è entrata ormai nella sua seconda Fase che, per alcuni fondamentali aspetti, è ancor più complessa e delicata della prima. Nell’opinione pubblica vi è la comune consapevolezza che Il livello di attenzione non possa essere in alcun modo attenuato, come del resto raccomandano ripetutamente, con validi argomenti, eminenti infettivologi e studiosi di epidemiologia – scrivono in una nota i vertici regionali de Pci – Ovviamente, in un clima di più che legittima preoccupazione per il non ancora scongiurato pericolo di contagi, i cittadini oggettivamente a maggior rischio sono i lavoratori dei servizi considerati essenziali per la comunità, e sicuramente gli addetti ai trasporti pubblici urbani sono tra questi. La protesta dei lavoratori del deposito ANM di via Nazionale delle Puglie, avvenuta il 14 maggio maggio, è, pertanto, pienamente ascrivibile al drammatico contesto di ancora elevato allarme determinato dalla crisi pandemica – aggiungono – Gli autisti, infatti, ritenendo che la sanificazione dei mezzi pubblici non fosse avvenuta secondo i protocolli prescritti dalla norme in materia e le cautele che la situazione impone (nel giorno precedente erano state scoperte delle blatte a bordo di un bus della Linea 151) si sono recati al lavoro con spruzzini igienizzanti ed hanno chiesto all’ azienda di provvedere, a tutela della salute degli autisti e soprattutto di quella dei viaggiatori, alla pulizia degli autobus – evidenziano i comunisti italiani – Naturalmente, l’operazione di sanificazione ha richiesto dei tempi tecnici di attuazione che hanno finito con il ritardare l’uscita dei mezzi dal deposito. La Direzione dell’Anm ha reagito avviando nei confronti dei dipendenti di via Nazionale delle Puglie provvedimenti disciplinari ed annunciando anche un esposto alla Procura della Repubblica. Il Partito comunista italiano ritiene che nella fase emergenziale che il Paese sta attraversando siano legittime le preoccupazioni dei lavoratori adibiti al trasporto pubblico, i quali, proprio in virtù della delicata funzione che essi svolgono in un momento tanto grave, devono operare nella massima tranquillità per se stessi e per le proprie famiglie ed offrire il miglior servizio all’utenza. Il PCI è, pertanto, solidale con gli autisti del deposito di via Nazionale delle Puglie che, con il loro comportamento, hanno inteso tutelare il proprio diritto alla salute e quello dei viaggiatori – conclude la nota – Non può essere, infatti, posto in discussione il riconoscimento del diritto alla protesta, a maggior ragione quando tale protesta sia dettata da timori per i pericoli di contagio che tuttora sussistono e che non sono affatto trascurabili“
Ciro Crescentini