Riapertura Edenlandia, il sindacato incalza la società: “Sarà dopo l’estate ma ci dia tempi certi”

Massimo Taglialatela (Uilcom): “Ci saremmo aspettati maggiore rapidità. L’azienda ha avuto le sue responsabilità ma all’inizio anche la burocrazia ha fatto il suo”

L’Edenlandia, il parco dei divertimenti di Fuorigrotta chiuso da lungo tempo,  torna al centro di polemiche. I lavori per la ristrutturazione del sito vanno a rilento. Un accordo sindacale-istituzionale che prevedeva la ricollocazione di 54 lavoratori licenziati (attualmente beneficiari di indennità di disoccupazione) sarebbe stato rispettato solo in minima parte dalla società “New Edenlandia. Sulla vicenda scendono in campo i vertici della Uilcom, l’organizzazione sindacale dei lavoratori delle comunicazioni. Il segretario generale Massimo Taglialetela butta acqua sul fuoco, spiegando nei minimi dettagli lo stato della vertenza: “dai primi di giugno l’azienda ha richiamato in servizio i primi 5 lavoratori, con un contratto a tempo determinato per sei mesi – sottolinea Taglialatela – i 5 lavoratori richiamati in servizio rispondono a profili specifici quali fabbro, idraulico, elettricista, tecnico luci per i primi interventi mirati alla riapertura definita “fase 1” che prevede la partenza della cosiddetta area Kid e del PalaEden” – aggiunge il dirigente della Uilcom – per quanto ne sappiamo l’azienda proverà ad accelerare anche per la cosiddetta ‘fase 2’, ovvero Birreria, Vecchia America.  I tempi per la riapertura non sono stati ancora definiti ma per quanto ci hanno detto e soprattutto verificando i tempi immaginiamo dopo l’estate – sottolinea Taglialatela – l’attuale compagine, seppur muovendosi con ‘passo lento’, a piccoli passi sta facendo le cose che ha promesso. Certo ci saremmo aspettati tempi più rapidi e per questo sollecitiamo continuamente affinché tutto sia operativo in tempo utile prima che finisca l’indennità di disoccupazione in favore dei lavoratori attualmente licenziati”. Nei prossimi giorni è previsto un incontro con l’azienda.

 

“Nelle prossime settimane contiamo di incontrare i responsabili aziendali – sottolinea ancora Taglialatela – Chiederemo che ci siano illustrati dettagliatamente  i tempi di riapertura e soprattutto l’eventuale coinvolgimento di altri lavoratori attualmente licenziati. Ovviamente dovranno illustrarci anche il piano investimenti e il relativo cronoprogramma di apertura a fasi con l’arrivo delle nuove attrazioni”. “In tutta questa vicenda, l’azienda ha avuto le sue responsabilità circa le vicende interne – puntualizza Taglialatela –  ma devo dire che all’inizio anche la burocrazia ha fatto il suo. A questo va aggiunto che una serie di interventi come lo smaltimento materiali a base di amianto di dimensioni enormi rispetto a quelle preventivate hanno contribuito allo slittamento dei tempi”. Adesso, sembra che le autorizzazioni siano tutte pervenute o in corso di rilascio. L’azienda avrebbe attivato iniziative organizzative e finanziarie per procedere verso la riapertura e il rilancio. “Vedo in giro tanta speculazione da parte di soggetti vari, presumibilmente alla ricerca di visibilità – conclude Taglialatela – Le polemiche non servono a nessuno,  soprattutto quando in ballo vi è la dignità dei lavoratori e l’interesse della città e della collettività tutta”.

Ciro Crescentini

taglialatela_massimo_uilcom_ildesk

Condividi sui social network
  • gplus
  • pinterest