Oss campani, due giorni di rabbia fuori al consiglio regionale

Operatori socio sanitari: un centinaio a manifestare ieri, una trentina oggi. Nel mirino le problematiche relative all’assorbimento del personale dalle graduatorie composte dal 792 vincitori all’Asl Napoli 2 e 1794 al Cardarelli, e quanti – reclutati con avviso pubblico due anni fa – a fine mese vedranno scadere definitivamente il proprio contratto

Un centinaio a manifestare ieri, una trentina oggi, davanti al consiglio regionale. In Campania operatori socio sanitari sul piede di guerra. Ieri il sit-in dei concorsisti, cioè gli idonei ai concorsi indetti dall’Asl Napoli2 e dall’azienda ospedaliera Cardarelli. Nel mirino “le problematiche relative all’assorbimento del personale Oss dalle due relative graduatorie composte dal 792 vincitori all’Asl Napoli 2 e 1794 al Cardarelli”. Tra i timori “l’insufficienza delle convenzioni stipulate dalle due strutture sanitarie con le altre Asl e aziende ospedaliere campane, i ritardi nelle procedure di reclutamento”. I manifestanti hanno ricordato che “dopo tanti anni di blocco del turn over, finalmente si sono tenuti i primi concorsi”. Quindi la richiesta: “Adesso si utilizzino le graduatorie”.

Oggi, a protestare, il turno degli “avvisisti”. Sono gli oss dell’Asl Napoli 2. Sullo striscione esposto si leggeva “No ad operatori di seria A e a operatori di serie B”. Gli “avvisisti”, reclutati con avviso pubblico circa due anni fa, in almeno una settantina vedranno scadere definitivamente il proprio contratto a fine settembre. “Per fine gennaio – sottolineano – saranno oltre 120 gli operatori dell’Asl Napoli 2 che andranno a casa perché non potranno vedersi rinnovato il contratto”. E dopo toccherà ai colleghi precari del Cardarelli e di altre strutture sanitarie pubbliche.

 

Severino (Portavoce Oss Campania): “Pessimo spettacolo dalla maggioranza”

In mezzo alle proteste, c’è spazio per una polemica. “Ieri, dopo anni e anni trascorsi a chiedere con forza i concorsi per gli Oss e la stabilizzazione per i precari – dichiara il portavoce del comitato oss Campania, Giovanni Severino- , invocazioni generalmente inascoltate dal governo regionale e dalla sua maggioranza, abbiamo assistito al peggiore degli spettacoli possibili: la corsa di questi signori a mettere il loro cappello sulle nostre battaglie”. Nelle 24 ore precedenti, era arrivata la rassicurazione del presidente della commissione regionale attività produttive, Nicola Marrazzo (Pd), dopo l’incontro con una delegazione di manifestanti (“convocata audizione congiunta per l’avvio delle assunzioni degli oss”). Dal canto suo, il capogruppo di Fi, Armando Cesaro, aveva invocato l’adozione di “linee guida regionali” per il reclutamento degli operatori socio sanitari. Inoltre, aveva lanciato sospetti su notizie relative ad “un ulteriore concorso del Ruggi d’Aragona di Salerno, che non solo allontanerebbe ancor di più il rapido e regolare assorbimento delle graduatorie delle migliaia di idonei dell’Asl Napoli 2 e del Cardarelli, ma presterebbe anche il fianco, vista la tempistica, a legittimi sospetti di opportunismo politico- elettorale”. Per Severino “fa piacere che la politica sia arrivata a comprendere le problematiche che stiamo sollevando da sempre ma, eccezione fatta per qualche consigliere di centrodestra che in questi anni ci ha affiancati nelle nostre battaglie, mi chiedo dove erano tutti gli altri quando ci siamo incatenati sotto le Asl?” E inoltre, “è possibile che solo a febbraio scorso il governatore ha ritenuto opportuno ricordare ai manager della sanità che il reclutamento attraverso le agenzie interinali non è corretto?”. Il portavoce del comitato Oss ribadisce le richieste: procedere “rapidamente con l’assorbimento delle graduatorie esistenti senza creare operatori di serie A e di serie B o ricorrere ad altri specchietti per allodole come sta accadendo al Ruggi, che si stabilizzino i precari e che si mettano finalmente nero su bianco le linee guida regionali”.

 

 

 

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