La rabbia dei sindacati di Cisl, Cgil e Uil: “I lavoratori non sono merce di scambio elettorale”

SALERNO – Altri ritardi negli stipendi, i lavoratori idraulico-forestali tornano a protestare davanti alla sede della Regione Campania. “Basta attese e false promesse”, hanno affermato i sindacalisti di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil regionale. “Il riordino del settore forestazione doveva essere un’azione ordinaria di questo Governo Regionale ed invece si sta rivelando il suo più clamoroso fallimento”, hanno spiegato Carmine Santese, Giuseppe Carotenuto ed Emilio Saggese. Promesse disilluse, rimpalli di responsabilità di chi le responsabilità non sa assumersele, stipendi che non arrivano, mancata approvazione della programmazione futura: sono questi i risultati che siamo ancora oggi costretti a registrare.

“A oggi non c’è nessuna certezza dei pagamenti delle mensilità del 2012, 2013 e 2014. Una situazione che, come si può immaginare, precipita ogni giorno di più costringendo i lavoratori a vivere in situazioni di incertezza e sofferenza. Condizioni che non consentono ulteriori ritardi nell’affrontare le problematiche che affliggono il settore”, hanno continuato i rappresentanti di categoria.

Per questo la Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil hanno proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori forestali con iniziative territoriali e sit-in, per contrastare l’inerzia del Governo Regionale e indicono per il prossimo 18 marzo una giornata di sciopero con presidio presso Palazzo Santa Lucia. Prevista anche una folta delegazione dal territorio salernitano.

“I lavoratori idraulico forestali della Regione Campania non sono e non saranno merce di scambio per fini propagandistici”, hanno concluso i sindacalisti. “Non occorrono più mezze misure, ma servono soluzioni concrete e definitive perché il lavoro dei forestali è una risorsa necessaria non solo per la salvaguardia del territorio ma anche per il suo sviluppo”.

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