Il patronato Epaca fa recuperare 350 euro di pensione al mese ad un agricoltore

Il patronato della Coldiretti sta portando avanti controlli minuziosi a favore anche di altri imprenditori

Aumentata di 350 euro mensili la pensione di un agricoltore di Vallo della Lucania che, grazie a una ricostruzione contributiva del patronato Epaca Coldiretti, si è visto aumentare la pensione da 600 a 950 euro. Una buona notizia, che lascia ben sperare anche gli altri che come l’agricoltore salernitano non si sono visti riconoscere la pensione meritata. “In prima liquidazione – spiega il Responsabile Provinciale Epaca di Salerno Antonino Vescio – non erano stati considerati correttamente tutti i contributi versati. I nostri operatori monitorano costantemente tutte le pensioni, sia dei dipendenti pubblici e privati che degli autonomi, verificando che percepiscano tutto quanto di competenza e diritto. A Vallo della Lucania, infatti, abbiamo trovato un’incongruenza che permetterà all’associato di recuperare 4500 euro all’anno”. “Capita spesso che possano essere liquidati importi pensionistici non corretti – spiega il direttore provinciale di Coldiretti Salerno, Enzo Tropiano- invece basta un’attenta analisi delle posizioni assicurative e pensionistiche per avere diritto ad arretrati”. Le stime effettuate dalla direzione provinciale Epaca fanno presumere che i pensionati beneficiari di queste provvidenze siano ancora molti, per importi complessivi di parecchie centinaia di migliaia di euro. “L’iniziativa di ricostruzione pensionistiche prosegue – spiega Tropiano – stiamo già portando avanti controlli minuziosi a favore di tutti i nostri associati ma i nostri operatori sono a disposizione di chiunque volesse effettuare una verifica della propria posizione. Oggi siamo alle prese anche con le pensioni Quota 100 per coloro che hanno 62 anni di età e 38 anni di contributi, con l’Opzione Donna che consente alle lavoratrici di andare in pensione a 58 anni di età (se autonome a 59 anni) e con 35 anni di contributi e con l’Ape sociale che è stata prorogata al 31 dicembre 2019″.

Monica De Santis

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