Usura ed estorsione a Marcianse, imprenditori terrorizzati: 6 arresti nel clan Belforte

In alcuni casi gli interessi per i prestiti avrebbero superato la soglia del 120%. Sequestrati beni per un valore di 5 milioni

Secondo quanto ricostruito nell’ordinanza, le pressioni esercitate sulle vittime, soggette a gravi e frequenti atti di intimidazione, le ponevano in una condizione di paura e totale soggezione. La Guardia di Finanza di Marcianise , nell’ambito di indagini della Dda di Napoli, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 6 persone (4 in carcere e 2 ai domiciliari) gravemente indiziati di far parte del clan Belforte: sono accusate di usura, estorsione, riciclaggio, abusivismo finanziario, trasferimento fraudolento di valori, con l’aggravante del metodo mafioso.  Nelle indagini risultano coinvolte 9 persone.  A causa del timore di subire gravi ritorsioni, gli imprenditori, a fronte dei prestiti ricevuti, sarebbero stati costretti a corrispondere interessi elevatissimi, fatto che li ha portati in situazioni di grave dissesto finanziario e quasi al fallimento. In alcuni casi gli interessi avrebbero superato la soglia del 120%.  Il Tribunale ha disposto anche il sequestro preventivo nei confronti degli indagati, di appartenenti al loro nucleo familiare e di prestanome, di immobili, disponibilità finanziarie, quote societarie e beni mobili per un valore di circa 5 milioni di euro.

 

IN CARCERE

Maddalena Delli Paoli, 45 anni
Eremigio Musone, 43 anni
Roberto Trombetta 51 anni
Simmaco Zarrillo, 23 anni

AI DOMICILIARI
Roberto Piccolella, 39 anni
Francesco Tammaro, 53 anni

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