
Il sequestro di prevenzione si fonda sulla presunta sproporzione fra la capacità di Michele Pesce e del suo nucleo familiare rispetto alle effettive disponibilità patrimoniali e finanziarie a questi riconducibili. Nel Casertano la compagnia della guardia di finanza di Marcianise, al termine di indagini condotte dalla procura di Napoli, ha dato esecuzione alla misura di prevenzione patrimoniale del sequestro su beni mobili e immobili, nonché su conti correnti bancari, per un valore complessivo di 3 milioni, nei confronti di 13 persone intestatarie del patrimonio riconducibile al clan Massaro-Di Paolo. Il provvedimento è stato emesso dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere e riguarda 5 immobili ad uso abitativo – tra cui una villa di 10 vani -, 7 negozi, tra cui il bar Royal di San Felice a Cancello, 11 terreni, 5 auto, 3 quote societarie, 2 diamanti e 65 rapporti finanziari. Nel febbraio 2015, Pesce era stato destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per le accuse di usura, estorsione, abusivo svolgimento di attività bancaria, aggravati dal metodo mafioso.