La provocazione di Del Gaudio: “Almeno, la città avrà un interlocutore preciso. Sono pronto ad ogni necessaria azione affinché Caserta sia ascoltata”
CASERTA – “Basta con le porte girevoli alla Reggia che cambiano continuamente gli interlocutori della città per la valorizzazione del nostro principale monumento. Sto seriamente pensando di rimettere il Corno in piazza Carlo III per non continuare a vedere mortificati i casertani, per ottenere le risposte chieste da mesi e per attirare l’attenzione nazionale e internazionale sui silenzi e sugli immobilismi che ancora ci vengono riservati”. E poi la provocazione: “Mi candido a reggente della Reggia fino alle nomine del supermanager che il ministero non ha ancora definito”. Il sindaco di Caserta, Pio Del Gaudio, riaccende i riflettori sul caso della Reggia.
“Apprendo dai giornali – dice il sindaco – del trasferimento ad altro incarico del soprintendente Fabrizio Vona, con il quale ancora giovedì continuavamo un necessario confronto per la bigliettazione unica della Reggia e del Belvedere di San Leucio e con il quale avevamo in corso ragionamenti comuni sulle azioni più necessarie da garantire alla Reggia e, contemporaneamente, alla città che la ospita. Ho perso il conto dei ministri e dei soprintendenti con i quali l’Amministrazione ha avviato ogni volta un’interlocuzione istituzionale per integrare finalmente la Reggia nella nostra città. Dal ministero dei Beni Culturali, nonostante i buoni propositi, non ho ricevuto alcuna risposta circa la riorganizzazione degli spazi di Palazzo Reale e nemmeno chiarimenti e certezze circa la realizzazione delle opere relative alla facciata finanziate con risorse regionali. Tutto ciò, mentre un ambito autoreferenziale della Reggia continua ad interessarsi dei riflessi policromatici dell’illuminazione della facciata che la Reggia non aveva e che è oggi esistente solo grazie all’intervento del Comune”.
“Mi candido a reggente della Reggia – conclude il sindaco – . Almeno, la città avrà un interlocutore preciso. Sono pronto ad ogni necessaria azione affinché Caserta sia ascoltata”.