Quarto, l’informativa che inguaia anche il Pd: “Prima scelta del clan, ma i giudici esclusero lista”

I dem chiedono a gran voce le dimissioni del sindaco Capuozzo ma gli investigatori ritengono che solo la decisione del Consiglio di Stato abbia dirottato i consensi al M5S

QUARTO – Non solo M5S, nella palude dell’inchiesta su voti e camorra a Quarto. Un’informativa dei carabinieri, riportata dal Corriere della Sera, getta ombre anche sul Pd. Lo stesso partito che da giorni martella sull’inchiesta, invocando (prima di Grillo) le dimissioni del sindaco, sarebbe stato la prima scelta dei Cesarano, famiglia di imprenditori ritenuta legata al clan Polverino. Una scelta dirottata sul candidato grillino De Robbio, secondo gli inquirenti, solo per la decisione del Consiglio di Stato, che escluse per irregolarità la lista dem dalle elezioni.  “Originariamente – scrivono gli investigatori dell’Arma – Alfonso Cesarano aveva rivolto la sua attenzione sul candidato del Pd Mario Ferro ma a causa di una pronuncia del consiglio di Stato la lista del Pd è stata esclusa dalla tornata elettorale del 31 maggio 2015”. L’inopinata decisione dei giudici avrebbe così imposto la sterzata. Anche perché Ferro ha rapporti stretti con De Robbio, e la Dda di Napoli contesta ad entrambi il voto di scambio aggravato dalla finalità mafiosa.

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