Gli indagati accusati di tentato omicidio, tentata estorsione e porto illegale di arma bianca per l’episodio dello scorso settembre: la vittima aveva riportato 20 giorni di prognosi

NAPOLI – Una vicenda di brutale sopraffazione. I carabinieri del nucleo operativo della compagnia Napoli centro questa mattina hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa a carico di due uomini dei Quartieri Spagnoli indagati di tentato omicidio, tentata estorsione e porto illegale di arma bianca: Gennaro Basco, 40enne (foto in basso), già noto alle forze dell’ordinem e Vincenzo Arillo, 23enne.
Secondo la ricostruzione degli investigatori a inizio settembre scorso Basco aveva portato a riparare uno scooter Kymco nell’officina di due fratelli ai Quartieri.
Dopo qualche giorno si era ripresentato, pretendendo di ritirare il motorino senza pagare.
Il titolare si è opposto al tentativo di sopruso e le sue resistenze hanno scatenato l’ira di Basco, che lo ha minacciato di morte e di bruciargli l’officina. Poi  – per gli inquirenti – ha telefonato al complice Arillo chiedendo di arrivare ad aiutarlo.
Il giovane si è presentato sul posto e con un coltellaccio ha inferto diversi fendenti al meccanico, ferendolo all’addome e persino alla schiena.
Da quanto emerge dalle indagini, durante l’attacco furioso ad Arillo l’arma è caduta a terra e Basco l’ha subito raccolta colpendo la vittima al volto e alla spalla. Zone vitali che, se fossero state colpite più violentemente, avrebbero portato alla morte dell’aggredito. Evento scongiurato solo perché il meccanico si è difeso e gli aggressori si sono volatilizzati sentendo il suono delle sirene dei carabinieri.
Il malcapitato è stato curato in ospedale. Per le ferite la prognosi è stata di 20 giorni.
Arillo e Basco sono stati individuati già nel corso delle prime indagini ma si erano resi irreperibili.
Gli arrestati, dopo le formalità di rito, sono stati tradotti ai domiciliari.

 
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