Presidio per l’autista aggredito a Napoli, chiesta la vigilanza armata sugli autobus

Dopo il ferimento di Vincenzo Ezio Lucchese, indetti un’assemblea permanente al deposito di Via Nazionale delle Puglie, un sit-in davanti alla Prefettura

Dura reazione dei lavoratori dell’Anm, azienda di trasporto pubblico locale dopo l’aggressione dell’autista Vincenzo Lucchese. Indetti un’ assemblea permanente al deposito di Via Nazionale delle Puglie, un sit-in davanti alla Prefettura di Napoli. A fianco dei lavoratori, l’Unione Sindacale di Base. I lavoratori chiedono l’attivazione di interventi immediati per la tutela psico-fisica, la sicurezza. Soluzioni, azioni preventive in grado di risolvere il problema. Le soluzioni andrebbero individuate anche se comporteranno spese economiche aggiuntive rispetto agli attuali costi di gestione. Non è escluso l’utilizzo delle guardie giurate sui mezzi o l’affiancamento all’autista di un verificatore durante l’orario di punta, orario serale e su tutte quelle linee che sono a potenziale rischio e di cui il personale è perfettamente a conoscenza. Questa ipotesi fungerebbe da deterrente. Le istituzioni, Regione e Comune e le stesse aziende dei trasporti dovrebbero provvedere con un piano di investimento per elevare la qualità del servizio, la sicurezza dei lavoratori e degli utenti. Vorremmo ricordare che una aggressione fisica all’autista mentre sta guidando, potrebbe trasformarsi in un incidente di gravissima entità che metterebbe in serio pericolo, non solo il passeggero ma anche gli automobilisti ed i cittadini presenti sui mezzi.

Ciro Crescentini

 

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