Il sindaco divide la minoranza tra “buoni” e “cattivi”: “Lettieri dov’era?”

NAPOLI – Una maratona notturna di oltre otto ore, che porta la seduta a 22 ore complessive di dibattito. Ma alla fine il Consiglio comunale di Napoli approva il bilancio di previsione 2015. La manovra passa con 22 voti a favore, 3 contrari e 2 astenuti. Il quorum per il numero legale scende per l’ennesima implosione delle opposizioni, da sempre polverizzate. Così la giunta de Magistris incassa l’ok dell’aula alla delibera anche disponendo di numeri assai risicati. A favore, oltre al sindaco, vota anche il presidente dell’assemblea, Raimondo Pasquino, che in passato aveva preferito astenersi. Approvate anche la relazione previsionale e programmatica e allo schema di bilancio pluriennale per il periodo 2015/2017. Tra gli 11 emendamenti alla manovra, via libera alla proroga fino al 30 settembre 2015 della convenzione con la società sportiva Calcio Napoli. Un passaggio necessario per consentire al Consiglio di discutere della convenzione-ponte per l’affidamento dello stadio San Paolo durante la procedura per il restyling dell’impianto.

IL VOTO DELL’OPPOSIZIONE – La frantumazione delle opposizioni si riflette al momento del voto. Hanno votato no Attanasio(Pd), Esposito (Ncd), Schiano (Ncd). Si sono astenuti Castiello (Pdl Napoli) e Russo (Gruppo misto). Sono usciti dall’aula al momento della votazione finale Gennaro Esposito (Ricostruzione democratica), Antonio Borriello (Pd), Moretto (FdI), Mundo (Iniziativa riformista), Nonno (FdI), Palmieri e Santoro (Ncd), Rinaldi e Vasquez (Sinistra in movimento), Varriale (Idv). Erano assenti al momento del voto e non hanno partecipato alle fasi finali della discussione in notturna: Addio (Ncd), Aniello Esposito (Pd), Fiola (Pd), Gallotto (Gruppo misto), Guangi (FI-Pdl), Iannello (Ricostruzione democratica), Lanzotti(FI-Pdl), Lettieri (Liberi per il sud), Madonna (Pd), Mansueto (Ncd), Molisso (Ricostruzione democratica) e Pace (Città ideale).

 

IL SINDACO –  “Ringrazio chi ha risposto al mio appello di responsabilità verso i cittadini. Non approvare quest’oggi il bilancio sarebbe stato molto grave per la città di Napoli. Ringrazio anche quelle opposizioni leali che sono state qui con correttezza, non come il mio avversario politico in campagna elettorale”. Dopo la maratona in aula, il sindaco De Magistris distribuisce anche le “pagelle” all’opposizione, divisa tra “buoni” e “cattivi”. Un plauso a Marco Russo (Gruppo misto), Carmine Schiano (Ncd) e Luigi Esposito (Ncd), eletti nella maggioranza e passati all’opposizione, perché “non hanno fatto la stampella del sindaco perché non mi serve, ma hanno avuto senso di responsabilità e hanno onorato il mandato avuto dai cittadini”. Lo stesso per Carmine Attanasio, appena transitato nel Pd, dopo quattro anni in maggioranza. L’onore delle armi va a Marco Nonno (Fdi) e Andrea Santoro (Ncd) per aver fatto “un’opposizione dura, fiera, vera ma anche costruttiva e propositiva”.
Il sindaco invece attacca altri transfughi come i consiglieri di Sim, Rinaldi e Vasquez, “perché avete cercato di sottolineare l’incoerenza mia e della maggioranza quando io  – dichiara – più volte ho invece assistito a vostri tentativi di farci cadere cercando alleanza con la destra e facendo mancare il numero legale in momenti decisivi”. Sprezzante sull’ex sfidante Lettieri: “Aveva detto che sarebbe stato qui tutto il tempo e invece dopo aver letto quattro paginette il primo giorno di dibattito, se ne è andato”. E chiude così: “La maggioranza c’è e da settembre ve ne accorgerete. Stiamo lavorando per allargarla”.

 

(Foto/Video Ufficio stampa Comune di Napoli)

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