Continua la protesta delle 219 lavoratrici
L’azienda partecipata Napoli Servizi finisce di nuovo nell’occhio del ciclone sulle questioni riguardanti il rispetto dei diritti. 44 dipendenti che svolgono mansioni di Operatori socio assistenziale specialistico rientranti nel V livello del CCNL Multiservizi, assistiti dall’avvocato giuslavorista Giuliana Quattromini hanno inviato una diffida e messa in mora ai vertici di Napoli Servizi, al sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, all’assessore al bilancio Pier Paolo Baretta, all’assessore alle politiche sociali Luca Trapanese e informato il nucleo carabinieri dell’ispettorato del lavoro.
“E’ a Voi noto che tale attività viene espletata con autonomia operativa e con significativo supporto all’attività dell’insegnante di sostegno presso le scuole cui sono assegnati – scrive l’avvocato Giuliana Quattromini – E’ altrettanto noto che, come oramai stabilito dalla Suprema Corte, a seguito dell’annullamento dei verbali di conciliazione sottoscritti nel novembre 2016, i rapporti di lavoro dei nostri assistiti sono da intendersi continuativi con decorrenza dal 2008. Conseguenza di quanto precede è la circostanza per cui l’attività svolta dalle lavoratrici con le caratteristiche innanzi indicate non trova adeguato riconoscimento nel III livello contrattuale sino ad oggi da Voi applicato”
“Senza voler entrare nel merito della Vostra riorganizzazione, quale partecipata del Comune di Napoli, al quale la presente è rivolta per quanto di sua competenza, così come agli Enti in indirizzo per le indagini del caso, Vi invitiamo a regolarizzare i rapporti di lavoro applicando il V livello del CCNL Multiservizi, con avviso che in mancanza procederemo oltre – aggiunge ancora l’avvocato Quattromini – Da ultimo, non è senza rilievo che nel corso degli anni avete stipulato numerosi verbali di conciliazione con altri lavoratori ai quali sono stati riconosciuti superiori livelli di inquadramento con ciò attuando un palese comportamento discriminatorio e ritorsivo”.
Intanto continuano le proteste delle 219 operatrici di Napoli Servizi che a causa di un provvedimento aziendale e comunale, dopo vent’anni, non si occuperanno più dell’assistenza ai bambini disabili nelle scuole della città.
La decisione, spiegano da Palazzo San Giacomo, è in realtà la conseguenza di modifiche normative che impongono l’impiego di personale con una formazione più specifica. Una formazione specifica che poteva essere promossa, attivata in questi anni con corsi di aggiornamento aziendale. Purtroppo è mancata la volontà politica e aziendale. Emergono anche gravissime responsabilità di alcuni sindacati di categoria aziendali e territoriali, sempre propensi a svolgere il ruolo consociativo, sostenendo logiche lottizzatrici piuttosto che difendere i diritti dei lavoratori.
Ciro Crescentini