De Luca: “c’è chi caccia i soldi e chi fa le cerimonie. Quindi ho voluto partecipare anche a questa bella cerimonia essendo il principale cacciatore di soldi”
Oggi all’Auditorium di Porta del Parco a Bagnoli il presidente del consiglio Giorgia Meloni e il commissario straordinario per Bagnoli-Coroglio Gaetano Manfredi hanno sottoscritto il protocollo d’intesa che ha come obiettivo la realizzazione degli interventi inseriti nel programma di risanamento ambientale e rigenerazione urbana dell’ex area industriale. Con la premier il ministro Raffaele Fitto. Ad attendere Meloni, oltre il sindaco di Napoli, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, il prefetto Michele di Bari e l’amministratore delegato di Invitalia Bernardo Mattarella.
E a proposito di De Luca, questa volta è il governatore – accogliendo il premier – a non lasciarsi sfuggire l’occasione, con un cambio di passo: “sono il civile De Luca e le rinnovo il mio benvenuto”. E lei: “Grazie presidente”. E non solo. Con espressione piuttosto contrariata, il governatore campano ha accettato l’invito della Meloni a salire sul palco e posare in una foto al termine della firma del protocollo d’intesa, con il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi e il ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto. Al termine della cerimonia, Manfredi ha donato a Meloni un’opera d’arte contemporanea spiegando che è ispirata al “sito dei 6 bicchieri, la vecchia centrale raffreddamento dell’Ilva, diventata ora un centro ricerca”. Poi, dopo che Fitto le ha bisbigliato qualcosa, la premier ha chiamato sul palco De Luca: “Vieni a fare una foto con noi, un po’ di arte mica…”. Mentre dalla platea partiva un applauso, il governatore della Campania è salito sul palco muovendo l’indice come a dire ‘no’. Poi sottovoce si è rivolto a Fitto, parlando di un tema su cui da mesi sono in polemica, ossia l’attesa per l’assegnazione dei Fondi di coesione per la Campania. “Non manca più niente”, ha spiegato De Luca, a cui Fitto ha replicato: “Siamo al lavoro presidente”. Poi De Luca ha preso posizione e allargando le braccia ha detto: “Facciamo la foto.“
“No, l’ho salutata come sapete, tutto tranquillo, non ci sono stati problemi particolari. Grande sobrietà. Diciamo che abbiamo mantenuto, se proprio dobbiamo fare un’osservazione, una coerenza rispetto a una tradizione molto diffusa da queste parti, c’è chi caccia i soldi e chi fa le cerimonie. Quindi ho voluto partecipare anche a questa bella cerimonia essendo il principale cacciatore di soldi”. De Luca, ha risposto così a chi ha chiesto se ci fossero stati ‘colpi bassi’ durante i saluti con la presidente del Consiglio. “Lei pensa che io viva di inviti sui palchi? Mi hanno chiamato alla fine a celebrare l’arte e da questo punto di vista sono un poeta”, ha aggiunto.
“Non c’è bisogno di ribadirlo, quando si parla di fondi nazionali si parla di fondi nazionali già attribuiti alle regioni, quindi sono fondi di competenza regionale, è bene ribadirlo. Il miliardo e 200 milioni sono fondi della Regione Campania, attribuiti alla Regione il 3 agosto 2023″ – ha commentato il presidente De Luca.
“Su Bagnoli noi siamo interessati, anche perché siamo il soggetto finanziatore principale. Siamo interessati a un grande progetto di rilancio e riqualificazione – ha sottolineato ancora – Cercheremo di capire nelle prossime settimane i contenuti concreti di questo progetto. Il valore dell’area è tale che probabilmente potrebbe essere necessario un concorso internazionale di idee per definire un masterplan di straordinario valore internazionale, difendendo il carattere di grande area verde e grande parco urbano che deve avere Bagnoli.
Per il resto ovviamente ragioneremo nelle prossime settimane su qualcosa che interessa direttamente la Regione, cioè rendere balneabile il mare a Bagnoli. Dunque come fatto in altre zone della regione, lavoreremo per realizzare questi progetti”. “E’ un’opportunità straordinaria, fondata su 1,2 miliardi della Regione Campania, è un’opportunità che non possiamo e non dobbiamo perdere. Noi cominceremo a lavorare dal minuto dopo la sigla dell’accordo di coesione perché ci sia un progetto di più elevata qualità architettonica e ambientale possibile, per fare di quest’area un’area modello per l’Italia e per l’Europa”, ha dichiarato
La sfida – “Stamattina accade qualcosa di molto importante per Napoli, la Campania e il Sud nel suo complesso – ha esordito la presidente del consiglio – completare il risanamento di Bagnoli è un investimento strategico, per il Sud, per l’Italia, rivendico la scelta del governo di destinare 1,218 miliardi di euro. Gli interventi si concluderanno entro il 2031, e si stima un indotto occupazionale di oltre 10mila unità, tra lavoratori diretti e indiretti – ha aggiunto. “Faremo quello che va fatto. A chi pensava che questi territori fossero spacciati, che non avessero speranza, che si potessero solo mantenere nella loro condizione con l’assistenzialismo, dimostreremo a questa gente che si sbagliava di grosso, che si può fare molto altro, in modo diverso. E si può mettere questi territori in condizione di competere ad armi pari e dimostrare il loro valore”. “La sfida è trasformare un’area inquinata e abbandonata, che è stata un simbolo di incapacità delle istituzioni” in “un moderno polo turistico balneare e commerciale che sia all’altezza di quella straordinaria città che è Napoli” – ha sottolineato la premier.
Meloni ha commentato anche la presenza di alcuni manifestanti. “Ho visto che qui fuori ci sono dei manifestanti: dagli slogan direi che sono centri sociali, ma se non lo fossero, se fossero comitati di cittadini, direi che li capisco. Qui tante promesse sono state fatte e tradite. Ma direi loro di darci la possibilità di dimostrare che le cose si possono cambiare” – ha detto la presidente del Consiglio. “Abbiamo assistito in passato al clamoroso fallimento di Bagnoli futura, che avrebbe dovuto portare avanti gli interventi di riqualificazione e ha lasciato il sito incontaminato per il 93% delle aree, mantenendo immutato il disastro ambientale della colata a mare. Bagnoli futura è fallita dieci anni fa e da quel momento si aperto il capitolo del commissariamento dell’area” – ha sottolineato ancora Meloni
“Ciò che non ha funzionato in questi dieci anni è che sono mancate le risorse, e questo è il problema che oggi cerchiamo di contribuire a risolvere – ha aggiunto – Abbiamo riattivato la cabina di regia prevista dalla legge, che ha istituito l’area di crisi, è stato rimodulato il Programma di risanamento ambientale e rigenerazione urbana, e soprattutto ci siamo occupati di individuare le risorse necessarie per fare in modo che gli impegni presi, a differenza di quanto accaduto per tanti anni, non rimanessero scritti sulla sabbia”. Meloni ha ricordato che “su questo sito, a fronte 2 miliardi e 280 milioni necessari a coprire il costo degli interventi di riqualificazione e risanamento, era stata messa disposizione la cifra di 480 milioni: meno di un settimo di quando necessario”.
Una delegazione dei manifestanti è stata fatta entrare nell’Auditorium del Parco per essere ricevuta dal sindaco Gaetano Manfredi.
Manfredi: a Bagnoli opera risanamento più importante in Unione Europea
“L’area di interesse nazionale Bagnoli-Coroglio è al centro di una delle operazioni di risanamento ambientale e rigenerazione urbana più importanti d’Europa ed è destinata a diventare un grande polo per gli investimenti, sia pubblici che privati” – ha evidenziato il sindaco commissario per Bagnoli Gaetano Manfredi – Il masterplan si fonda su un investimento di oltre 2 miliardi di euro nei prossimi 10 anni tra pubblici e privati» e prevede la realizzazione «di una nuova parte di città, basata sui più innovativi principi progettuali, che coniuga sostenibilità, transizione energetica, green e blue economy, alta formazione e ricerca. Grazie all’impegno e all’attenzione profusa dall’attuale Governo, e dal ministro Fitto in particolare, è stato coperto il fabbisogno complessivo necessario per completare l’intero programma, per ulteriori 1.218 milioni di euro, fondi di cui oggi con la sottoscrizione del protocollo definiamo il dettaglio dell’impiego” ha proseguito Manfredi, ricordando che “già a partire dal 2020, la sottoscrizione di un accordo di programma tra il ministero dell’Ambiente, il commissario straordinario e Invitalia, ha determinato lo stanziamento di circa 480 milioni di euro. Pertanto – ha specificato il sindaco – abbiamo quindi circa 1,7 miliardi di euro che si stanno utilizzando e si utilizzeranno nei prossimi anni per procedere con una roadmap ben chiara di investimenti pubblici, a cui si affiancheranno investimenti privati attratti dal valore di questo luogo“
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