
La delibera approvata dal consiglio comunale potrebbe finire sul tavolo dei magistrati della Corte di Conti. Risorse sottratte alla manutenzione e alla cura del verde cittadino e delle strade
L’amministrazione comunale di Napoli guidata da Luigi de Magistris continua a sprecare soldi. Nell’occhio del ciclone è finito ancora una volta il vice sindaco e assessore al bilancio Enrico Panini per una delibera che ha avallato l’erogazione di 3 milioni di euro alla Fintecna. Un debito fuori bilancio. Una scelta alquanto azzardata e “creativa” sul piano politico e amministrativo mentre vengono sottratte risorse fondamentali per garantire la manutenzione, la cura del verde cittadino e delle strade, la prevenzione, le politiche sociali e si avallano tagli e licenziamenti vessatori in alcune aziende partecipate(Terme di Agnano, solo per fare qualche esempio). Una delibera approvata dalla giunta e dal consiglio comunale. Una delibera che potrebbe finire sul tavolo dei magistrati della sezione regionale della Corte dei Conti.

Significativa la denuncia dell’avvocato Gaetano Brancaccio, attivista sociale napoletano. “Come vengono sprecati i circa 5 miliardi di euro del bilancio annuale del Comune? – sottolinea Brancaccio – Facciamo un esempio, le ultime due sedute del 2019 del consiglio comunale, sono state discusse delibere per centinaia di milioni di euro di spesa, delibere veramente poco chiare, per non dire altro. Tra le delibere deliranti, tre milioni di euro regalati a Fintecna. E per i cittadini napoletani? Solo debiti da pagare fino al 2043”. L’avvocato partenopeo si è soffermato sulle scelte assunte dal vice sindaco Panini con la delibera approvata lo scorso 23 dicembre che dispone tre milioni di euro di spesa dalle casse comunali . “Il Vice Sindaco fa l’ennesima figuraccia in aula, per giustificare la spesa con mutuo fuori bilancio di tre milioni a favore di Tangenziale – puntualizza Brancaccio – Su espressa domanda di un consigliere che chiede spiegazioni sulla spesa folle, afferma a verbale: “Trattasi di una spesa per la realizzazione di un nuovo svincolo della Tangenziale di Napoli”. I consiglieri stupiti e increduli: “Quale nuovo svincolo?”. “Ennesima bufala. Nella realtà, non si costruisce nessun nuovo svincolo della Tangenziale, si tratta di una delibera folle approvata da questo Comune di Napoli – spiega Brancaccio – Il Comune apre un debito fuori bilancio, si fa prestare i tre milioni di euro da Cassa depositi e Prestiti per una condanna di Fintecna su un esproprio a servizio dello svincolo Cilea della Tangenziale, in una causa in cui non figura come parte il Comune e in cui non è stato condannato ad alcun pagamento – sottolinea ancora Brancaccio – Il Comune di Napoli si accolla questa spesa, richiamando la convenzione del 1983. Peccato che gli incassi se li prende la Tangenziale circa novanta milioni di euro di incassi all’anno e i costi degli espropri se li accolla allegramente il Comune. Procedura folle fuori legge e fuori dalla grazia di Dio. E Pantalone cittadino, paga”. E non finisce qui.

“Nella delibera del 23 dicembre “regalo di Natale di tre milioni di euro” si attesta, che non esistono proventi dalla vendita dei beni comunali, cioè dalla vendita degli immobili che il Comune aveva posto a copertura dei debiti per evitare la condanna della Corte dei Conti e il dissesto – evidenzia Brancaccio – Quindi si attesta che non si è ricavato un euro dalla vendita degli immobili di proprietà del Comune nonostante le mirabolanti promesse di razionalizzazione del patrimonio immobiliare comunale. Quando finisce questa tragicommedia sulle spalle e le tasche dei napoletani? – conclude Brancaccio – Corte dei Conti se ci sei batti un colpo”.
Ciro Crescentini