Napoli, de Magistris cavalca le proteste dei disoccupati e attacca il governatore

Primeggiano demagogia e conflitti istituzionali sulla pelle dei diseredati e dei senza lavoro

Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris continua a cavalcare le proteste dei disoccupati, agitare lo spauracchio del rischio esplosione della “pentola a pressione della tensione sociale” scaricando colpe e responsabilità sulle altre istituzioni. E sul tema dell’occupazione, l’ex Pm ha aperto un nuovo conflitto istituzionale con la Regione Campania. Nelle ultime ore, de Magistris  ha inviato al presidente  Vincenzo De Luca, una nuova nota con la quale rammenta al governo regionale di Santa Lucia che lo scorso primo giugno aveva inviato una sua lettera che riguardava “la drammatica situazione – aggravata dall’emergenza sanitaria da Covid 19 – della crescita esponenziale della disoccupazione e la richiesta di istituzione di un tavolo per adottare misure per il suo contrasto e per il sostegno al reddito” “Purtroppo, devo constatare con rammarico che, ad oggi, non c’è stata alcuna risposta” sottolinea il primo cittadino nella nota. “Eppure, come è ben a tua conoscenza – aggiunge – il tessuto economico e civile della nostra città è stato messo a dura prova dagli effetti devastanti della pandemia ed è causa preoccupante di una crescente tensione sociale, collegata alla perdita od alla maggiore precarietà del lavoro. Nella nota ribadivo la massima collaborazione dei miei Uffici con le strutture della Regione Campania, così come si è realizzata, in modo proficuo, su molte altre questioni, grazie anche all’impegno del tuo vice presidente, Fulvio Bonavitacola.” La nota di de Magistris a De Luca così si conclude: “A tal proposito, ti rinnovo la richiesta di istituire, con cortese urgenza, un “tavolo operativo” per affrontare le emergenze ed il crescente disagio sociale, a cui occorre fornire adeguate risposte. Confido, nuovamente, in un tuo positivo riscontro”. Il sindaco ha inviato la nota a De Luca  dopo avere incontrato più volte alcune liste di disoccupati. In poche parole ha giocato allo scaricabarile. Intanto, però, emergono carenze, limiti e inettitudine di Palazzo San Giacomo. L’amministrazione comunale partenopea fino ad oggi non ha ancora predisposto i progetti utili alla collettività per l’utilizzo dei percettori del reddito di cittadinanza nell’ambito della manutenzione del verde cittadino, la pulizia, il decoro urbano. Attività e progetti previsti dalle normative vigenti.  E non solo. Nonostante i proclami del vice sindaco Enrico Panini, non sono stati introdotti clausole sociali nei contratti d’appalto comunali per vincolare le imprese aggiudicatarie all’assunzione di quote di disoccupati iscritti ai Centri per l’impiego. Invece, ancora una volta primeggiano la demagogia politica, elettorale sulla pelle dei senza lavoro e un irresponsabile conflitto istituzionale che alimentano unicamente tensione sociale.

CiCre

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