Napoli, alberi del Vomero invasi da parassiti: pioggia di proteste, sos al comune

Le fastidiose tingidi possono provocare prurito sulla cute. Il problema è annoso, e la municipalità lo ha segnalato dallo scorso inverno all’amministrazione centrale. Me le difficoltà economiche ostacolano l’intervento sugli arbusti, perché il servizio viene appaltato a ditte esterne. “Siamo costretti a chiuderci dentro, sembra che nevichi” dice un lettore. Ma non ci sono pericoli per la salute

Come ogni anno, ma stavolta è un’invasione. A Napoli, sono decine le segnalazioni per la valanga di parassiti sugli alberi del Vomero. A cascata finisce sui passanti o nelle case. “Siamo stati costretti a chiudere le finestre – sbotta un lettore -, sembrava una nevicata, davvero uno schifo”. Sono le tingidi dei platani, abituali visitatrici delle stagione calda. Alla V Municipalità dicono di aver comunicato il problema al Comune, ormai annoso, da febbraio-marzo. E più volte. La competenza è dell’amministrazione comunale, servizio verde, perché questi insetti aggrediscono alberi di alto fusto. Ad oggi, però, non si registra alcun intervento. Diversamente, l’anno scorso si era provveduto con anti parassitari, iniettati negli arbusti. “Questo tipo di intervento – precisa Antonio Iozzi, assessore municipale con delega alla cura del verde – non viene effettuato dal personale del comune di Napoli, ma viene generalmente appaltato a ditte esterne. Per le note difficoltà dell’amministrazione centrale, che hanno costretto quest’anno a fare pochissimi interventi di potatura dell’alto fusto – nella nostra municipalità è avvenuto solo in via Bernardo Cavallino – anche quest’ulteriore servizio non è stato espletato”. Il risultato? “Questo – aggiunge Iozzi – ha probabilmente favorito una proliferazione di questi parassiti”. La municipalità ha le mani legate, per ragioni di competenza. Il comune è in bolletta. Allora, si lavora di creatività. “Ci siamo visti in primavera – racconta Iozzi – per stilare una sorta di protocollo d’intesa, se possiamo chiamarlo così, per definire quei progetti privati che avessero voluto farsi carico della spesa, sotto la supervisione degli agronomi comunali. Faccio l’esempio dei condomini”. Ma in quest’ultimo caso, gli interventi interessano una quota minima di alberi, a ridosso dell’area condominiale. E il nodo non si scioglie. Intanto i parassiti, a contatto con la cute, possono provocare prurito. Tuttavia, non c’è allarme per la salute pubblica. “Questi insetti sono fastidiosi – chiarisce l’assessore della V municipalità -, ma non problematici dal punto di vista igienico-sanitario”. Resta però il disagio, come testimonia il video inviato da un lettore.

Gianmaria Roberti

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