Oggi sono arrivati gli aiuti del cantante Franco Ricciardi
Circa 400 gli sfollati dalla Vela Celeste che dopo il crollo di ieri hanno trovato riparo nel palazzo che da due anni ospita l’Università a Scampia rifiutando le sistemazioni allestite da Comune e Protezione Civile. Una soluzione di cui le istituzioni, dopo un’iniziale freddezza, hanno preso atto dando l’ok di fatto con l’invio oggi di 150 brandine.
E nell’edificio dell’Università della Federico II, oggi sono arrivati gli aiuti di privati e istituzioni: decine di camioncini con cibo e attrezzi, un mezzo con i frigoriferi, i cinque furgoncini carichi di beni di prima necessità offerti dal cantante Franco Ricciardi, che da Scampia ha visto nascere la sua carriera, e quello del Comune di Napoli con 150 brandine.
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“La cosa importante – ha spiegato Ricciardi – da dire alla mia gente di Secondigliano è teniamoci stretti, perché uniti si vince. Ci sono tanti personaggi di oggi che grazie agli abitanti di Scampia hanno ora visibilità artistica nel mondo. Il mio lavoro serve a questo, se ti hanno reso famoso poi devi agire per loro. Io mi sono spostato da qui, ho un buco vicino al mare ma quando vado via voglio tornare a Secondigliano, questa è la mia terra. Bisogna stare vicini e non piangersi addosso, non guardare Scampia solo in momenti difficili”.
Gli sfollati lo ascoltano mentre arrivano enormi forniture di cibo, carta igienica, omogeneizzati e centinaia di confezioni di acqua. Intanto il Comune lavora alla Vela Celeste per riattivare la fornitura di acqua, venuta meno nel palazzo per la rottura di un tubo. Grazie all’installazione di un collettore esterno dovrebbe tornare domani, premessa per garantire il rientro di una parte degli 800 sfollati che avranno l’ok dopo la necessaria visura. Oggi alla Vela Celeste c’era solo chi doveva rientrare in casa per prendere oggetti: due alla volta sono potuti entrare e uscire.