L’associazione Tutti a scuola: “La legge Buona scuola lascia fuori i diversamente abili”

NAPOLI – Espongono striscioni e cartelloni. “Escludere i disabili dalla scuola significa escluderli dalla vita”. “Vergogna governo Renzi”. Sono ragazzi diversamenti abili e genitori dell’associazione Tutti a scuola, in presidio fuori all’istituto professionale Sannino-Petriccione di Ponticelli, dove è in programma la visita del presidente della Repubblica.

Nocchetti aveva chiesto di incontrare il Presidente della Repubblica ma il “Miur dice che siamo indesiderati – spiega Antonio Nocchetti, presidente della onlus – il ministro dell’Istruzione non gradiva la nostra presenza a scuola, ci bastavano 120 secondi. Noi vogliamo una nuova legge sull’autismo. Ogni giorno – aggiunge – dobbiamo affrontare mille ostacoli per portare i nostri bimbi a scuola. Tra questi, non c’e’ assistenza per tenerli in classe più di due ore. Non si può dire che ci sono posti in più, e gli alunni disabili aumentano di 2.500 all’anno”. La Campania ha 20 mila alunni disabili “ma mancano i finanziamenti”. La legge Buona Scuola? “I disabili li lascia fuori”.

 

MATTARELLA NON SI FERMA – Nonostante la richiesta dei manifestanti, non è stato possibile parlare a Mattarella mentre entrava in auto a scuola per la cerimonia di inaugurazione dell’anno scolastico. I dimostranti chiedono di poter scambiare qualche parola all’uscita del presidente.

 

TERRA DEI FUOCHI – A Manifestare fuori all’istituto è anche una ventina di attivisti della Terra dei fuochi. Anche loro avevano chiesto un incontro con il Capo dello Stato ma hanno ricevuto un diniego dallo staff del Quirinale, in quanto “il programma è già definito nei dettagli”, come informa Angelo Ferrillo. Protestano contro i roghi tossici ed espongono uno striscione con la scritta “La Terra dei fuochi è una realtà”.

 

PROTESTA GIORNALISTI – Giornalisti, operatori video e fotoreporter hanno abbandonato la cerimonia dell’apertura dell’anno scolastico per l’inadeguatezza delle postazioni stampa (seconda foto in basso) previste dall’organizzazione. Lo comunicano l’Ordine dei Giornalisti della Campania, il Sugc-Sindacato Unitario Giornalisti Campania e l’Ugiv-Unione giornalisti per l’informazione visiva. La protesta è rientrata dopo l’intervento del portavoce e direttore dell’Ufficio stampa del Quirinale, Giovanni Grasso, che ha parlato con i rappresentanti della stampa trovando una soluzione positiva e adeguata alle richieste dei giornalisti e dei fotoreporter

Barbara Tafuri

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