Le nozze trash caso nazionale: comune di Napoli sotto attacco, il sindaco si assolve

Polemiche furiose per il matrimonio del neo melodico Tony Colombo e di Tina Rispoli, vedova di un boss. Libera: “Spettacolo indecoroso che si poteva evitare”. Da M5S, Pd e Lega richieste di chiarimenti e dimissioni dell’assessore Clemente. De Magistris: “Abbiamo agito con rigore, condivido l’indignazione”. Festa in piazza Plebiscito, multa da 30.000 euro

Polemiche furiose per le nozze trash del neo melodico Tony Colombo e Tina Rispoli, tra cortei e palchi abusivi, con le immagini su tutti i tg nazionali. Il giorno dopo al comune di Napoli respingono le accuse di lassismo, che comunque non escluderebbero le altre pubbliche autorità. Dalle opposizioni piovono attacchi e richieste di dimissioni, oltre a quelle di necessari chiarimenti. E non risparmia critiche neppure Libera, l’associazione antimafia la cui manifestazione, ieri, è stata spostata dal Maschio Angioino a Palazzo San Giacomo, in extremis, per evitare imbarazzanti concomitanze con il matrimonio.

 

LIBERA: SPETTACOLO INDECOROSO ERA DA EVITARE.  L’associazione di don Ciotti ieri organizzava, assieme al comune, la manifestazione in memoria delle vittime innocenti di camorra, coinvolgendo alcune scuole cittadine. “Le scene viste ieri – si legge in una nota del coordinamento regionale di Libera – non possono lasciarci indifferenti. Davanti allo sfarzo, all’esibizione di arroganza e ostentazione di potere, davanti all’utilizzo del rito matrimoniale per rafforzare prestigio proviamo grande sconcerto. La parata andata in onda è un vero e proprio schiaffo alla povertà, alle ferite e alla dignità e alla fragilità delle persone”. Però, “con più attenzione, si poteva evitare prevenire tale spettacolo indecoroso, dalla discoteca all’aperto in Piazza Plebiscito, al matrimonio al Maschio Angioino passando per la sfilata a Secondigliano”.

 

LE OPPOSIZIONI CONTRO LA GIUNTA. La vicenda scatena le reazioni delle diverse opposizioni in consiglio comunale. “Credo che l’assessore Clemente e il capo dei vigili Esposito – chiede Matteo Brambilla, consigliere del M5S – debbano fare un passo indietro. Non è possibile oggi dire stiamo facendo le multe e non sapevamo del palco al Plebiscito. Mi sento infangato da napoletano e trovo altresì vergognoso che ieri per consentire questo scempio sia stato addirittura spostato dal Maschio Angioino il convegno dedicato al ricordo delle vittime innocenti di criminalità per fare spazio a quegli unni”. Diego Venanzoni, consigliere Pd, osserva: “Bisogna sapere chi della polizia municipale era in servizio, chi ha dato le autorizzazioni, chi doveva vigilare”. “Qualora queste responsabilità non siano accertate – aggiunge -, allora tutte le responsabilità sono in capo all’assessore Clemente. Troppo facile dire ‘stiamo verificando, eleveremo le multe’. Non è possibile che nessuno sapeva. L’assessore non è in grado di svolgere il suo ruolo”. E lancia un affondo anche Simona Sapignoli, coordinatrice cittadina della Lega: “Con de Magistris sindaco ed il suo assessore del ‘non so’ e del perenne ‘non compete a noi’ Alessandra Clemente è andata in scena la Napoli peggiore su tutti i Tg nazionali. La vicenda è sintomatica di ciò che è divenuta Napoli negli ultimi anni: una città non amministrata, una vera vergogna”. L’esponente leghista pretende risposte dall’amministrazione: “Il cantante dice che avrebbe ottenuto dal comune tutti i permessi necessari, l’assessore ed il sindaco sostengono il contrario. Come stanno veramente le cose? E poi, la necessaria tassa di occupazione di suolo pubblico è stata pagata?”.

 

DE MAGISTRIS: ABBIAMO AGITO CON RIGORE. Di fronte agli attacchi, il sindaco de Magistris ostenta tranquillità. “Le opposizioni criticano? Arrivano in ritardo perché su questa vicenda abbiamo agito con il massimo rigore. L’assessore Clemente e la polizia municipale hanno operato con encomiabile tempestività”. De Magistris condivide “l’indignazione perché è passata l’immagine che quella sia Napoli, in qualità di sindaco ma anche da napoletano doc ci tengo a sottolineare che quella immagine non è rappresentativa della città”. Tuttavia, si auto assolve. “Il Comune, prendendo le distanze da questa rappresentazione farsesca che appartiene a un segmento di città che pur esiste, ha agito in modo adeguato, consono e nel rispetto delle regole”. “Noi – spiega – abbiamo agito con tutta la nostra articolazione fin da subito prima ancora del clamore mediatico con sanzioni e rigore da parte della polizia municipale”. Sul “party in piazza Plebiscito , il sindaco afferma che “appena abbiamo appreso dell’attività abusiva sono state svolte indagini”. E sulla questione Libera, “nel momento in cui ci si è resi conto che tante persone stavano affluendo al Maschio Angioino, abbiamo ritenuto opportuno trasferire il convegno ‘100 Passi’ nella sala Giunta. Pertanto non c’è stato alcuno sfratto né occupazione, è stata una decisione presa per evitare che potessero trovarsi nello stesso castello vittime di criminalità o istituzionale e persone così diverse”.

 

 

FESTA IN PIAZZA PLEBISCITO, MULTA DA 30MILA EURO. Intanto, la vicenda inizia a produrre il conto dei danni. L’amministrazione comunale informa che la polizia municipale ha elevato una multa da oltre 30.000 euro per la festa-concerto in piazza Plebiscito, alla vigilia delle nozze. Caso singolare: gli agenti dell’Unità Operativa Chiaia sono venuti a conoscenza “dello svolgimento non autorizzato” solo “attraverso i media”. “Gli agenti -afferma una nota – si sono immediatamente attivati nel raccogliere testimonianze e video ed a seguito di una rapida attività investigativa hanno ricostruito i fatti, individuato le responsabilità e sanzionato l’organizzazione dell’evento ai sensi dell’art 68 Tulps per mancanza di licenza di esercizio per il pubblico spettacolo e per assenza di nulla osta per l’impatto acustico per un importo di oltre 2000 euro”. Inoltre gli organizzatori “avevano allestito in piazza del Plebiscito anche un palco occupando abusivamente 36 mq per i quali è stata elevata sanzione che comporterà il pagamento di 173 euro oltre la Cosap che ammonta ad oltre 30.000 euro”. Quanto al corteo nuziale, composto da carrozza trainata da cavalli e giocolieri, ieri al corso Secondigliano “gli Agenti del Nucleo Mobilità Turistica sono intervenuti fermando la carrozza lungo il percorso per intralcio alla circolazione stradale e sanzionando il conducente per mancanza del contrassegno identificativo e del segnale posteriore di veicolo a trazione animale”.

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