I poliziotti hanno sbarrato le porte della Cattedrale al gruppo di circa 100 persone, che sono ancora all’esterno: protestano per le mensilità arretrate

NAPOLI – Mattinata di tensione davanti al Duomo di Napoli: un centinaio di lavoratori dell’ ex Consorzio Unico di Bacino Napoli-Caserta stanno tentando di occupare la Cattedrale di Napoli. Il tutto è iniziato questa mattina poco prima delle 10. Il gruppo è giunto davanti alla Cattedrale ed ha tentato di entrare, ma i poliziotti che presidiano abitualmente la chiesa hanno capito le loro intenzioni ed hanno chiuso le porte, impedendo loro l’ accesso. I manifestanti si sono allontanati in gruppo nei vicoli del centro antico. Successivamente sono ritornati davanti alla Chiesa, e stanno tentando di entrare per occuparla. Protestano per la mancanza di stipendi da circa 9 mesi.  Il loro obiettivo era entrare nel Duomo e dare vita a una spettacolare preghiera a San Gennaro per ottenere il “miracolo” di risposte da parte del Governo nazionale e regionale, ma le porte della cattedrale di Napoli sono state chiuse e sul posto ci sono le forze dell’ordine. I manifestanti ora hanno dato vita a un sit in davanti l’ingresso del duomo.

LA PROTESTA – Non prendono uno stipendio intero dal novembre 2012, e da 28 mesi ormai non arrivano neanche gli spiccioli. I lavoratori ex Cub preannunciano una raffica di proteste quotidiane “non violente”. Azioni di disturbo, per riportare sotto i riflettori la vicenda. L’ultimo bersaglio dei loro attacchi sono i prefetti. “C’è una legge del 2010  – afferma Vincenzo Guidotti del sindacato azzurro – che impone ai prefetti di Napoli e Caserta di nominare commissari ad acta nei comuni che non ottemperino al pagamento dell’intero costo di tutto il personale dipendente del personale del Cub. A questa legge non si sta ottemperando. Alla prefettura di Napoli ci hanno solo fatto sapere di aver scritto alla Presidenza del consiglio per sollevare la questione, ma senza ricevere risposta. Noi faremo  – aggiunge – esposti e denunce in tutte le sedi”.

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