Insulti a Cantalamessa, scintille leghisti-centri sociali: attivista identificato

Nessuna tensione durante il corteo anti Salvini a Napoli, ma al termine scoppia la lite tra gli antagonisti e i sostenitori della Lega: accuse al deputato campano, intervento delle forze dell’ordine. E alcuni contestatori lamentano di essere stati strattonati

Fila tutto liscio al corteo dei centri sociali contro Salvini, senza tensioni. Ma la scintilla esplode quando tutto è terminato, ed anche il capo leghista è andato via dalla prefettura di Napoli. Sotto il palazzo di governo, alcuni antagonisti insultano il coordinatore regionale della Lega, il deputato Gianluca Cantalamessa, che in quel momento sta rilasciando interviste alle tv. Gli rinfacciano di aver aderito ad un movimento anti meridionale ed anche la vicenda dei 49 milioni che il Carroccio deve restituire, a seguito del processo a Bossi e Belsito. Qualcuno gli tira pure un manifesto accartocciato. Il clima si fa subito rovente, e intervengono le forze dell’ordine, ancora presenti in massa sul posto. Alcuni attivisti lamentano di essere strattonati dagli agenti. Raniero M. esponente di Insurgencia, viene fermato e condotto in prefettura per essere identificato. Verrà rilasciato poco dopo, ma tra gli antagonisti è palpabile il malumore.

 

“A seguito della nostra contestazione Raniero – afferma un post Fb del centro sociale – è stato fermato e identificato come fosse il peggiore dei criminali. È inconcepibile che in questo paese dopo una libera manifestazione di dissenso si possa essere arrestati semplicemente per aver ribadito che Napoli è una città antirazzista e antifascista. Salvini, ti aspettiamo a Napoli per una prossima passerella, noi non arretriamo neanche di un passo!”. Gli antagonisti, infatti, promettono di tornare in piazza contro le politiche del governo. “Oggi eravamo tantissimi – dichiara l’Ex Opg Occupato – Je so’ pazzo -: il presidio è diventato un corteo e ha invaso le vie del centro. Abbiamo lanciato monetine a Salvini per aiutarlo a pagare i 49 milioni di euro della Lega: si sa che a sud siamo generosi e accoglienti!”. Il corteo ha visto sfilare, secondo gli organizzatori, circa 500 persone, tra studenti, disoccupati e migranti. I manifestanti si sono fermati a 100 metri dall’eccezionale spiegamento di forze dell’ordine. Un blocco che aveva il compito di impedire ai contestatori di avvicinarsi all’area della prefettura, dove si teneva la riunione col ministro Salvini, e che all’esterno vedeva presenti una cinquantina di iscritti campani alla Lega, accorsi ad acclamare il loro leader.

girobe

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