
Si ipotizza un giro d’affari da un milione di euro. L’operazione di oggi è l’ultimo tassello di una maxi indagine che già negli anni scorsi aveva portato a numerosi arresti
Le indagini sono partite da accertamenti amministrativi sulla condotta di un informatore farmaceutico che, con dettagliate liste di farmaci disponibili, avrebbe proposto a farmacisti compiacenti l’acquisto di medicinali, ospedalieri o particolarmente costosi, di provenienza illecita. È così che i carabinieri del Nas di Napoli si sono imbattuti in un vero e proprio mercato parallelo di farmaci, costosi e a volte salvavita. Cinque le persone finite agli arresti domiciliari nell’ambito dell’indagine coordinata dalla procura di Napoli Nord: a vario titolo, gli vengono contestati i reati di associazione per delinquere, riciclaggio, ricettazione e furto di farmaci.
Si ipotizza un giro d’affari da un milione di euro. L’operazione di oggi è l’ultimo tassello di una maxi indagine che già negli anni scorsi aveva portato a numerosi arresti. “Nei precedenti casi – spiega il procuratore della Repubblica di Napoli Nord, Francesco Greco, durante la conferenza stampa negli uffici della procura ad Aversa – i farmaci venivano reimmessi sul mercato dopo essere stati rubati in ospedali o rapinati ad autotrasportatori. Dopo il nostro intervento, sono calate rapine e furti ma il traffico di farmaci di provenienza illecita è proseguito con un modus operandi diverso. Ovvero, venivano coinvolti farmacisti compiacenti ed emesse fatture false, sfruttando anche delle falle nel sistema di tracciabilità dei farmaci”.