Falsi verbali per truffare assicurazioni, arrestati 4 vigili urbani nel Casertano

Gli agenti sono tra gli 8 indagati, destinatari della misura cautelare: le accuse sono di associazione per delinquere finalizzata alla truffa in danno di compagnie assicurative, falso ideologico e materiale, simulazione di reato e corruzione di pubblici ufficiali. Le indagini partite dal ritrovamento del cadavere di una donna

Il provvedimento nasce dall’indagine iniziata a maggio di un anno fa e culminata il 4 gennaio scorso nell’emissione di un’ordinanza cautelare in carcere nei confronti dei due presunti autori dell’omicidio di Mariana Veronica Sologiuc. La motivazione dell’omicidio venne individuata nell’inserimento della vittima nel traffico illecito di autovetture posto in essere dai due indagati, che si erano servizi della donna per il compimento di alcune attività, in ragione delle quali erano poi insorti dissidi nella gestione dei proventi. I due presunti autori dell’omicidio della 35enne rumena trovata morta a Villa di Briano il 21 maggio 2015 sono tra i destinatari di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Napoli Nord nei confronti di 8 persone, indagate per associazione per delinquere finalizzata alla truffa in danno di compagnie assicurative, falso ideologico e materiale, simulazione di reato e corruzione di pubblici ufficiali. Tra gli altri ci sono anche quattro agenti della Polizia Municipale di Villa di Briano e di San Marcellino, nel Casertano. Dalle indagini è emerso che, nell’ambito del traffico illecito di auto, sarebbero stati acquistati e assicurati contro furto e rapina veicoli di ingente valore economico. Successivamente ne sarebbe stato simulato il furto per ricevere indebitamente l’indennizzo da parte delle compagnie assicurative.

I veicoli venivano poi venduti a terzi, con ulteriore profitto illecito.E’ risultato “determinante”, secondo i pm di Napoli Nord, l’apporto fornito dai 4 appartenenti alla Polizia municipale di Villa di Briano e di San Marcellino i quali, secondo l’ipotesi accusatoria, al fine di consentire ai sodali la vendita dell’auto già indennizzata redigevano, in cambio di denaro, falsi verbali di rinvenimento dei veicoli, omettendo di comunicare la circostanza del loro ritrovamento alla società assicurativa che avrebbe dovuto rientrarne in legittimo possesso.

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