Falsi invalidi, a Napoli 31 misure cautelari: scoperti a lavorare nei negozi – Video

Gli indagati accusati a vario titolo di truffa . Sequestrati anche beni immobili e mobili per oltre due milioni di euro

NAPOLI – Sono 31 le persone indagate a cui stamattina è stata notificata l’ordinanza di misura cautelare dai carabinieri della Compagnia di Napoli con l’accusa di truffa ai danni di ente pubblico, contraffazione di certificazioni mediche, falsità ideologica da parte di pubblico ufficiale in atto pubblico. In 17 sono finiti ai domiciliari, per 14 c’è l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Il provvedimento è stato emesso  dal gip di Napoli su richiesta della locale Procura. Gli indagati – secondo gli inquirenti – percepivano una pensione di invalidità ma sono stati scoperti a lavorare in vari negozi della città. I militari hanno dato esecuzione anche ad un decreto di sequestro preventivo per equivalente di beni mobili e immobili per un importo pari a 2 milioni e 420.000 euro. emessa dal gip di Napoli su richiesta della locale Procura. Nel corso delle indagini, alcuni degli indagati con patologie invalidanti ottenute – riferiscono i carabinieri – attraverso le false certificazioni, sono stati ripresi da telecamere nascoste a svolgere attività lavorative in esercizi commerciali. La somma sottoposta a sequestro preventivo è ritenuta dagli investigatori quella corrispondente alle pensioni di invalidità ricevute indebitamente. In un video che documenta i casi contestati agli indagati, anche un uomo che vende profumi in un negozio di cosmetici e il gestore di un bar, una donna che lavora come cassiera in un supermercato, ed un venditore di sigarette di contrabbando, nella zona del Borgo Sant’Antonio a Napoli, che percepiva la pensione di invalidità con relativo accompagnamento.

 

 

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