Le persone in stato di povertà che si rivolgono ai Centri di Ascolto sono passate dagli 11.444 del 2014 ai 12.266 del 2015. Migranti: cresce del 6,7% i residenti nella regione
I dati evidenziano, ancora una volta, il crescente numero di persone in stato di povertà che si rivolgono ai Centri di Ascolto, passate dagli 11.444 del 2014 ai 12.266 del 2015. Aumentano i poveri in Campania secondo i dati del Dossier 2016 della Caritas Campania, presentato oggi a Napoli. Ancora dati che mettono in luce l’inettitudine della politica, incapace di trovare soluzioni per invertire il trend. In difficoltà sono per lo più famiglie, pensionati e lavoratori precari. Sono soprattutto i disoccupati a rivolgersi ai centro d’ascolto: ben il 72%. I tassi ufficiali di occupazione confermano la raffigurazione di un’Italia divisa a metà: la differenza, guardano i dati sull’occupazione, è di 20% percentuali tra il Mezzogiorno, con il 42,5%, e il Centro-Nord con il 63,8%. In questo contesto la Campania, con il 39,6%, è al di sotto della media delle regioni meridionali, con un’incidenza del tasso di occupazione totale inferiore di tre punti, è un tasso di occupazione femminile del 27,4%, che risulta il più basso in assoluto a livello nazionale. Dati ulteriormente confermati in base ai quali la Campania ha un reddito pro capite pari a 17.077 euro a fronte di 26.946 euro della media nazionale.
IN CAMPANIA 200MILA IMMIGRATI – Oltre al Dossier povertà, alla Caritas è stato presentato anche il rapporto immigrazione 2015. Sono aumentati del 6,7% gli stranieri residenti in Campania al 1 gennaio 2015: ci sono 200.017 503 persone di cui il 54,3% donne. Nella provincia di Napoli, risiede 50% della popolazione straniera residente, seguita dalla provincia di Salerno con il 22,3% e Caserta con il 19,1%. I primi paesi di provenienza sono Romania e Ucraina, che insieme totalizzano il 37% della popolazione residente in regione.