I dem della Campania spostano il voto al 1 marzo: forse
NAPOLI – Fermi tutti: per “motivi di natura organizzativa” slittano le primarie del Pd Campania, in programma domenica. Un rinvio che coglie di sorpresa, un fulmine a ciel sereno. L’inflessibile commissione ha dovuto fare i conti col ritardo sul reclutamento di presidenti e scrutatori di seggio nelle aree interne della regione. Comprensibile: essendo le primarie state indette la prima volta il 14 dicembre scorso, non c’è stato il tempo materiale per provvedere. Dunque il voto è fissato per il primo marzo. Data interlocutoria: meglio sarebbe stato prevederle il 1 aprile. “Ricordo al mio partito che le elezioni regionali di maggio non potranno essere rinviate” afferma Marco Sarracino, esponente dei Giovani democratici, con ingiustificata ansia. E’ uno dei due ad aver votato no al quarto rinvio dell’ordalia dei gazebo. L’altro è il rappresentante di Vincenzo De Luca: non penserà mica a una tattica dilatoria per convincere al passo indietro il sindaco decaduto? I rumors interni avallano però la lettura più avvilente. Ma altri sostengono la tesi più gratificante: il rinvio serve a prendere tempo, per raggiungere un’intesa col prestigioso alleato del Nuovo Centrodestra. E allora sì: tutto sarebbe perdonato, per l’agognato matrimonio col partito di Alfano, Formigoni e Schifani.
Girobe