In un documento il Comitato per la trasparenza sul Teatro Stabile di Napoli elenca le anomalie della selezione e chiede di revocare le 15 assunzioni
NAPOLI – “Chiediamo altresì alla città, ai sindacati, alla politica, alla cultura e all’associazionismo di sostenerci in questa battaglia di verità, sulla base delle cose da noi ricostruite in questo documento”. Così si conclude il dossier realizzato dal neocostituito Comitato per la trasparenza sul Teatro Stabile Mercadante. In un documento di 5 pagine viene ricostruita la vicenda delle 15 assunzioni a tempo indeterminato operate dal Teatro. Hanno superato una selezione nazionale di 1472 curricula, in cui “ben oltre il 50% dei curricula migliori selezionati, per puro caso – scrive il Comitato – appartengano in qualche modo alla gestione del Teatro Stabile e della Fondazione Campania dei Festival”.
PRESELEZIONE – La sola prestazione dell’Adecco per la preselezione dei curricula dei partecipanti al bando è costata 52.000 euro e “la stessa agenzia – annota il Comitato – non annovera particolare esperienza nel settore cultura”. Infine, riteniamo possa essere alquanto improbabile che, su una selezione nazionale di 1472 curricula, ben oltre il 50% dei curricula migliori selezionati, per puro caso appartengano in qualche modo alla gestione del Teatro Stabile e della Fondazione Campania dei Festival.
TEMPI – “Tempi troppo stretti intercorsi fra la pubblicazione del bando e la sua scadenza. Il bando – si legge – viene reso pubblico sul sito del Teatro il 16/12/2014 e scade alle ore 12.00 del 27/12/ 2014. Il tutto in concomitanza con le feste natalizie. Da quanto si evince chiaramente, i tempi a disposizione per pubblicizzare il bando e per presentare la documentazione sono ristrettissimi. L’Adecco ha a disposizione 6 giorni lavorativi per ricevere le domande di partecipazione e circa dieci giorni per esaminare i 1472 curricula prima dell’inizio dei colloqui finali”.
GRIGLIA – Presunte “discrepanze fra la griglia valutativa Adecco e requisiti richiesti” sono rilevate dal Comitato.
“Nei vari profili messi a bando – si sostiene – vengono inseriti dei requisiti per poter presentare le domande, requisiti che dovrebbero dare un miglior punteggio valutativo nella selezione affidata ad Adecco. Tuttavia le griglie valutative che il Teatro Stabile consegna ad Adecco non sono state rese pubbliche né prima, né dopo la chiusura del bando”. “Il quotidiano Il Corriere del Mezzogiorno – prosegue il documento – rende pubblica una griglia di cui è venuto in possesso. Su di essa si notano diverse anomalie. La griglia dà come punteggio per la laurea generica 6, ma 11 punti per la laurea in discipline dello spettacolo e/o management, unica laurea specifica richiesta per il profilo di Responsabile Gestione teatri. Anche questo appare alquanto strano e poco chiaro, come anche un punto in più per il master sempre e solo per questo stesso profilo; La conoscenza di storia del teatro è richiesta ma non dà punteggio per il Responsabile Gestione Teatri; La conoscenza di strumenti informatici è richiesta ma non da punteggio per Addetto Ufficio stampa e Addetto alla Promozione; La conoscenza della lingua straniera non è richiesta per gli elettricisti ma da punteggio”. “Inoltre – si legge ancora – la griglia valutativa appare molto scarna e decisamente inadeguata nel poter delineare un punteggio adeguato per una selezione così complessa, soprattutto rispetto agli anni di anzianità e alle esperienze lavorative pregresse (basta un anno di lavoro per prendere il punteggio di anzianità lavorativa!)”. “Solo per una delle figure lavorative richieste su 15 – afferma il dossier – si chiedono almeno 5 anni di anzianità lavorativa per migliorare il punteggio, e francamente non si capisce a questo punto per quale motivo proprio per questa unica figura (capo ufficio stampa).Concludendo con una griglia valutativa così blanda praticamente oltre il 70 % dei curricula presentati avrebbero dovuto sommare il massimo dei voti”.
MODIFICHE REQUISITI – Il 14 gennaio si veniva a conoscenza di un accordo sindacale stipulato in data 23/12/14, intercorso tra il Sindacato Giornalisti della Campania e il Teatro Stabile di Napoli, con cui quest’ultimo definiva che “in merito al profilo “Addetto Ufficio Stampa” nella valutazione dei titoli è da considerarsi quale premialità determinante l’iscrizione all’Ordine dei Giornalisti”. “Ebbene, il bando di concorso – afferma il Comitato – non fa alcun riferimento a questo accordo sindacale. Pertanto, il Teatro Stabile di Napoli, senza informare i candidati, ha illegittimamente escluso i candidati non iscritti all’Ordine dei Giornalisti dall’ammissione al colloquio per la figura di Addetto Stampa. Inoltre, informato il teatro di tale anomalia, quest’ultimo non ha comunque consentito l’accesso alle preselezioni per altro profilo (per cui si era in possesso di tutti i requisiti) ai candidati esclusi per un requisito ufficialmente non richiesto dal bando (si poteva partecipare per un unico profilo)”.
CONVOCAZIONI – Suscitano proteste anche i tempi troppo stretti fra la convocazione dei colloqui e i colloqui stessi
“La comunicazione avviene via email e di nuovo con tempi strettissimi – si legge -. Le email vengono inviate di Sabato 10 e di Domenica 11 Gennaio (anche nella notte, orari alquanto strani per inviare mail ufficiali di tale rilevanza!) e i colloqui iniziano il Lunedì successivo”.
ESAMINATORI – “Della commissione esaminatrice – è scritto – chi ha valutato materialmente i candidati, ha posto loro domande ed ha espresso giudizi sui rispettivi profili professionali è stato il personale interno al teatro. Appare alquanto discutibile che per i differenti profili non ci fossero presenze esterne qualificate ad assicurare l’imparzialità del giudizio, a maggior ragione sapendo che alcuni dei candidati esaminati già lavoravano a tempo determinato presso il teatro, incontrandosi quotidianamente con i loro esaminatori. Inoltre, i candidati preselezionati per il profilo di macchinista ed elettricista teatrale non hanno sostenuto un colloquio come si aspettavano ma sono stati sottoposti ad una prova di esecuzione di montaggio. Una specifica all’interno dell’esplicitazione del bando sarebbe stata opportuna anche perché avrebbe permesso loro almeno di indossare un abbigliamento adeguato e conforme alla norme vigenti in materia di sicurezza”.
PORTE CHIUSE – La scelta di far sostenere i colloqui e le prove a porte chiuse “ha precluso la possibilità di avere testimonianze esterne sulla regolarità delle valutazioni. Sarebbe stato importante perché i primi che hanno potuto leggere la relazione sulla loro prova non si sono riconosciuti nelle cose scritte dalla commissione. Fra l’altro quei pochi fortunati che hanno potuto accedere agli atti riguardanti la loro prova hanno constatato che si tratta più di un appunto (poche righe) che di una relazione vera e propria”.
GRADUATORIA – Il Comitato lamenta la mancata pubblicazione della graduatoria degli esclusi e dei partecipanti alle preselezioni.
“L’Associazione Teatro Stabile – è il rilievo mosso – scriveva nel bando che aveva facoltà di costituire una graduatoria dei candidati valutati idonei a cui fare riferimento in caso di mancata copertura della posizione offerta per rinuncia o forza maggiore da parte dei soggetti già selezionati. Anche questo non è mai stato fatto. La graduatoria in situazioni analoghe viene pubblicata proprio per poter eventualmente supplire ad eventuali rinunce. Se uno dei candidati fra un mese lascia che si fa, una nuova selezione con conseguente spesa di altri soldi ? Inoltre perché non rendere pubblica la/e graduatoria/e degli esclusi nella selezione Adecco? E’ la privacy a impedirlo?”
RICHIESTE – In virtù di tutte queste anomalie il Comitato chiede che “sia fatta chiarezza reale sulle procedure messe in atto” e “vengano revocate le assunzioni”. Inoltre si chiede che venga nominata una commissione esterna all’Associazione Teatro Stabile che pubblichi nuovamente un bando per le 15 unità con criteri, requisiti e griglie valutative pubbliche. Per raccogliere testimonianze e opinioni sulla vicenda, si mette a disposizione la casella [email protected].