Chiuse le indagini per l’ex braccio destro del governatore, la giudice e il marito Guglielmo Manna, Giuseppe Vetrano, Giorgio Poziello e Gianfranco Brancaccio. Tra le persone a cui è stato notificato l’avviso non ci sarebbe il governatore
L’avviso è stato notificato al giudice Anna Scognamiglio e al marito, avvocato Guglielmo Manna, a Carmelo Mastursi, ex capo della segreteria ed assistente del presidente della Regione, a Giuseppe Vetrano, ex coordinatore delle liste a sostegno di De Luca in provincia di Avellino, a Giorgio Poziello e Gianfranco Brancaccio. Nell’elenco manca proprio De Luca, indagato nella prima fase dell’inchiesta. Circostanza che fa ipotizzare una prossima richiesta di archiviazione da parte della procura. Un avviso di conclusione delle indagini preliminari è stato emesso dalla procura di Roma nei confronti degli indagati nel caso originato dal ricorso del governatore della Campania contro gli effetti della legge Severino la scorsa estate. Al centro dell’inchiesta il giudice Anna Scognamiglio, componente del collegio che decise sulla sospensione degli effetti della legge. L’avviso è stato firmato dai pm Corrado Fasanelli e Giorgio Orano e dal procuratore aggiunto Paolo Ielo. L’ipotesi di reato è di concorso in induzione indebita a dare o promettere utilità. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Manna avrebbe fatto pressioni sulla moglie in relazione alla sentenza, che fu favorevole per De Luca. Pressioni attuare per indurre De Luca a includerlo nella tornata di nomine della sanità. L’induzione sarebbe consistita da parte della Scognamiglio nel rappresentare “a Vetrano e Mastursi – come scrivono i pm – l’esito incerto della causa e il suo ruolo decisivo per la decisione a favore di De Luca”. La Scognamiglio fu trasferita in seguito alla vicenda giudiziaria al Tribunale Napoli Nord.