La linea politica della segretaria nazionale Elly Schlein e dei vertici del partito, che si erano detti contrari al terzo mandato, è uscita con le ossa rotte
La prima commissione del Consiglio regionale della Campania ha approvato la proposta di legge per il recepimento della norma nazionale che prevede l’ineleggibilità del presidente della giunta che abbia compiuto due mandati ma il computo scatta dall’approvazione della legge. Quindi, via libera a Vincenzo De Luca.Tra i consiglieri regionali del Pd prevale la fedeltà al governatore uscente a conclusione di giorni tormentati. Il sostegno a è stato garantito da tutte le forze della maggioranza che sostengono il governo regionale.
La linea politica della segretaria nazionale Elly Schlein e dei vertici del partito, che si erano detti contrari al terzo mandato, è uscita con le ossa rotte.
La prima commissione del Consiglio regionale della Campania ha anche approvato la soglia minima del 2,5% per le liste. I sindaci al di sotto dei 5mila abitanti che vogliano candidarsi al Consiglio regionale devono dimettersi tre mesi prima del termine della legislatura.
“Sono molto soddisfatto per i lavori della I Commissione, che mi onoro di presiedere, che si sono svolti in un clima di confronto costruttivo, nel rispetto dell’Istituzione e con l’obiettivo di lavorare al meglio per la Regione Campania”. E’ quanto afferma il presidente della I commissione consiliare permanente, Giuseppe Sommese (Azione). “Sulla proposta di legge che recepisce la legge nazionale sul limite dei due mandati consecutivi per il Presidente di Regione, il cui computo decorre, per quanto riguarda il secondo mandato, dalla attuale Legislatura, abbiamo compiuto un atto legislativo dovuto sul piano della legittimità – sottolinea Sommese – per quanto riguarda le modifiche alla legge elettorale regionale, si è raggiunta un’importante intesa sulla soglia percentuale minima del 2,5% che tutte le liste dovranno raggiungere per ottenere l’elezione di consiglieri regionali nell’ottica di avere rappresentanze realmente rappresentative sul piano democratico; inoltre, per quanto riguarda la ineleggibilità dei Sindaci di Comuni fino a 5 mila abitanti, si è stabilito che, come per tutti gli altri, essi potranno candidarsi purché si dimettano tre mesi prima della conclusione della Legislatura regionale, in ossequio al principio di uguaglianza e di piena partecipazione dei Primi Cittadini alle elezioni regionali nel rispetto delle loro comunità. Su questo tema, il confronto con Anci e’ aperto e ci sara’ ulteriore confronto. Infine, l’approvazione della proposta di legge alle Camere per modificare la legge attuativa dell’autonomia differenziata concretizza un’importante iniziativa legislativa volta a garantire il pieno rispetto dei livelli essenziali delle prestazioni in tutto il territorio nazionale, muovendosi in parallelo con l’azione referendaria abrogativa che vede il Presidente De Luca e la Campania fortemente in prima linea. I lavori della I Commissione -conclude Sommese – hanno posto le migliori basi, giuridiche e politiche, per un ottimo lavoro del Consiglio Regionale, che si riunirà martedì prossimo”
Le manovre anti-De Luca, però, continuano. Stando ad alcune indiscrezioni trapelate nelle ultime ore, la leader del partito democratico avrebbe promesso una candidatura al M5s di Giuseppe Conte, che al Sud gode ancora di un certo consenso. Proprio in Campania i pentastellati sarebbero orientati a candidare l’ex presidente della Camera Roberto Fico. Quest’ultimo, però, potrebbe anche correre per la poltrona di sindaco di Napoli nel caso in cui venisse candidato alla presidenza della Regione l’attuale primo cittadino Gaetano Manfredi.