Borse di studio, ressa al centro storico di Napoli: interviene la polizia

Così si presenta via Forno Vecchio

NAPOLI – Una eccezionale ressa in via Forno Vecchio davanti ai cancelli della facoltà di Architettura. E’ dovuta intervenire la polizia per disciplinare la folla di studenti e genitori in fila per le borse di studio. E c’è chi denuncia di essersi fatto male.

 

LA DENUNCIA – “E’ assurdo che, considerando che oltre diecimila persone erano interessate al pagamento dei contributi scolastici risalenti a quasi dieci anni fa, non si sia previsto un metodo di riscossione diverso dal rivolgersi a un’unica filiale bancaria dove, tra l’altro, stamattina sarebbe stato aperto un solo sportello”.

Lo hanno detto il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, e il conduttore de La radiazza, Gianni Simioli, per i quali “stamattina s’è rischiata la tragedia quando migliaia di persone si sono rese conto che non avrebbero potuto accedere allo sportello e hanno cominciato a pressare per entrare, creando una situazione pericolosa che ha posticipato l’apertura della filiale e l’intervento della polizia in tenuta antisommossa”.

“Possibile che nessuno abbia pensato di accreditare le somme su conti correnti o carte prepagate per evitare queste resse da terzo mondo?” si chiedono Borrelli e Simioli per i quali “la disorganizzazione e l’approssimazione rende difficoltoso, e addirittura pericoloso, anche l’esercizio di un diritto quale è quello di ritirare un contributo per le spese scolastiche e sembrava di essere tornati al dopoguerra quando si facevano file lunghissime e si arrivava agli scontri per avere qualcosa dagli alleati”.

In molti hanno denunciato di essersi fatti male, tra cui Vincenzo Luongo: “Con la ressa creatasi all’arrivo della polizia è rimasto schiacciato all’inferriata e ha subito una forte contusione al testicolo e ha dovuto ricorrere alle cure dei medici”.

(Foto Mario de Filippis/ Video Francesco Emilio Borrelli)


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