La società venduta da Carlo De Benedetti a una multinazionale indiana ha un’altra sede a Terni. Nel complesso sono duecento i lavoratori occupati nelle due sedi che rischiano il posto di lavoro.
Il ministro per lo Sviluppo economico Luigi Di Maio si è presentato a sorpresa dinanzi ai cancelli della Treofan di Battipaglia in segno di solidarietà con i 78 dipendenti che da giorni protestano contro la Jindal Group, colosso indiano che ha acquisito, lo scorso 24 ottobre, la proprietà dell’azienda dalla Management & Capitali, spa fondata da Carlo De Benedetti. Il vice presidente del Consiglio ha incontrato i lavoratori in presidio permanente dinanzi lo stabilimento salernitano e dopo aver ascoltato le loro istanze, ha visitato lo stabilimento in cui si producono film in polipropene per imballaggi alimentari. “Convocheremo il prima possibile il tavolo, perché non è pensabile che si vada a fine gennaio, come a quanto ho capito è stato chiesto dalla proprietà – ha assicurato Di Maio, parlando con i lavoratori – e poi chiederemo che a quel tavolo venga la proprietà, perché non abbiamo bisogno né di intermediari né di manager che non rispondono più a questa proprietà”.
“Sono sicuro – ha sostenuto il vice premier – che Jindal voglia mostrare al tavolo ed al governo la massima serietà, che questa non è un’operazione di speculazione finanzia, ma un’operazione economica, di economia reale, che vuole far sviluppare ancora di più questo territorio”.
“E lo dico – ha concluso Di Maio – da ministro e da cittadino del sud, perché se dobbiamo sempre arrivare al punto in cui si deve preferire uno stabilimento del nord Europa, uno stabilimento del nord Italia, a me questo non va bene. Gli stabilimenti non si chiudono, l’imperativo deve essere questo e avete tutto il mio sostegno”.
La Treofan ha due sedi, una a Terni e l’altra a Battipaglia. Nel complesso sono duecento i lavoratori occupati nelle due sedi che rischiano il posto di lavoro.