Area ex Nato, l’ira di de Magistris: “Tradito il Masterplan per logica immobiliaristica”

Il sindaco: “Abbiamo sempre affermato che quell’area deve essere restituita alla città, per farne un grande polo per giovani, per lo sport, per attrezzature collettive, ricerca, formazione, secondo un progetto unitario. La scelta della Fondazione Banco di Napoli di mettere sul mercato singoli edifici contraddice tale impostazione”

“Abbiamo appreso dal sito della fondazione Banco di Napoli per l’assistenza all’infanzia, proprietaria dell’area ex Nato, della volontà di mettere in locazione gli edifici del complesso. Abbiamo sempre affermato che quell’area deve essere restituita alla città, per farne un grande polo per giovani, per lo sport, per attrezzature collettive, ricerca, formazione, secondo un progetto unitario. E’ per questo che abbiamo redatto un Masterplan, discusso con le collettività locali e approvato in giunta nel Marzo 2016”. Dopo il caso sollevato da ildesk.it, sull’area ex Nato, i cui immobili sono offerti ai privati, scoppia l’ira di de Magistris.
“Nel Masterplan si individuano le destinazioni dei singoli edifici e le attrezzature pubbliche destinate ai cittadini del quartiere e ciò costituisce un preciso impegno, sancito anche dal piano regolatore. Tutto questo – ricorda il sindaco -di Napoli – consentiva di rendere disponibile una prima parte del complesso, in attesa della redazione del Piano urbanistico da condividere con le collettività”. “La scelta della Fondazione – aggiunge de Magistris – di mettere sul mercato singoli edifici senza un progetto unitario, affidandosi al mercato, tradendo la finalità principale del Masterplan, contraddice tale impostazione, persegue una logica immobiliaristica e destina quell’area a una nuova chiusura rispetto alla città”.

 

 

RETE “PER NAPOLI”: “SULL’AREA EX NATO BASTA PARTICOLARISMI” – “Basta particolarismi. Una governance unitaria tra istituzioni per il futuro dell’area occidentale della città metropolitana di Napoli che coinvolga il territorio”. Lo dichiara Gaetano La Nave, coordinatore di Per Napoli-Rete Civica. “Appare paradossale la vicenda che coinvolge l’ex-area Nato di Bagnoli. Da un lato la Fondazione del Banco di Napoli per l’Infanzia, ente proprietario dell’area, sceglie di “affittare a prezzi competitivi” come si legge dal sito apposito, gli immobili presenti, dopo che aveva approvato il masterplan elaborato dal comune di Napoli; mentre dall’altro lato, il sindaco de Magistris dichiara che la scelta compiuta è però in contraddizione con la visione unitaria presente nel masterplan. Al contempo bisogna ricordare, che la Giunta della Regione Campania ha approvato il 13 dicembre scorso un documento volto all’istituzione delle cosiddette “zone economiche speciali”, tra le aree indicate figura anche l’ex-Nato. Il documento dovrà essere discusso addirittura in sede europea”. “Possibile che questo accada mentre è in corso la locazione degli immobili? Siamo davvero alla farsa! Fondazione, regione Campania e comune di Napoli costituiscano un tavolo inter-istituzionale che coinvolga il territorio, a partire dalla municipalità, e si discuta finalmente del futuro di un’area strategica. Occorrono servizi per i cittadini e favorire investimenti produttivi reali e sicuri, innovativi ed eco-compatibili, che sappiano favorire lo sviluppo del territorio di Napoli occidentale e dell’intera flegrea per incontrare la domanda di lavoro e occupazione. E’ necessario, inoltre, superare particolarismi e varianti, e adottare finalmente una visione d’insieme che tenga conto delle esigenze e delle potenzialità complessità del quadrante flegreo della città metropolitana di Napoli”.

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