Pesanti provocazioni dal cosiddetto autoproclamato presidente inventore di false notizie e di balle colossali
Juan Guaidò, colui che si è autoproclamato presidente del Venezuela, il golpista dell’estrema destra sostenuto dagli Stati Uniti ripudiato dalla stragrande maggioranza del popolo venezuelano e allontanato senza esitazione dall’esercito bolivariano. Guaidò, oltre a fare pressione sul governo italiano per essere “riconosciuto” lancia trapelare insinuazioni e provocazioni contro il Movimento 5 Stelle che ha rifiutato di legittimare “l’autoproclamato” continuando a sostenere il legittimo presidente Nicolas Maduro e la posizione politica equilibrata del governo Conte. Ma “l’autoproclamato” continua a fare pressioni, inaudite pressioni sul nostro Paese. “Vorrei parlare con Conte se è interessato a capire l’emergenza” in Venezuela, perchè “l’Italia riconosce il Parlamento nazionale e me come suo presidente” ha detto in un’intervista a La Stampa il golpista, ricordando che in Venezuela c’è “una forte comunità italo-venezuelana, che sta vivendo un dramma, e ciò rappresenta un elemento aggiuntivo importante”. Alla domanda se il sostegno dei Cinque stelle al presidente Nicolas Maduro possa dipendere da aiuti economici garantiti al movimento, Guaidò ha risposto: “Non ho le prove che Maduro abbia finanziato i Cinque stelle, ma si può dire che è una pratica usata dal regime tanto Chavez, quanto Maduro”. Accuse pesanti, provocazioni da parte di un personaggio che ogni giorno promuove atti terroristici contro il governo e i cittadini venezuelani, inventando false notizie, inesistenti bavagli alla stampa, stragi di bambini o carestie. Notizie che vengono amplificate e diffuse da gazzettieri-sostenitori, senza indicare fonti attendibili. Ora, arrivano le insinuazioni contro il Movimento 5 Stelle. Il golpista fascista in Italia è sostenuto dalla Lega e Matteo Salvini, Pd, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Berlusconi e Tajani e alcuni cespuglietti della sinistra.