Venezuela, il popolo vuole la pace e manifesta contro il tentativo di golpe

 Diffusi video sull’utilizzo di ragazzini per creare caos e avallare invasioni armate esterne

Washington continua a minacciare il governo del Venezuela e il legittimo presidente Nicolas Maduro. Dopo aver bollato il presidente socialista come “il peggiore dei peggiori tiranni”, il segretario di Stato americano Mike Pompeo si è detto “certo che i giorni di Maduro sono contati”. Juan Guaidò, autoproclamatosi presidente ad interim, oggi ha invitato la comunità internazionale a prendere in considerazione “ogni misura per liberare” il Venezuela, ovvero l’invasione armata. Guaidò, a quanto pare non gode di tanti consensi nazionali e internazionali. In Canada, Stati Uniti, Portogallo, Australia, Giordania, Francia, Spagna, Regno Unito,  Grecia, Argentina, Perù, Cile, Bulgaria non si contanto le manifestazioni contro l’aggressione armata,  i tentativi di golpe, le false emergenze umanitarie. A Caracas continuano le iniziative e i cortei in favore del presidente Nicolas Maduro e a sostegno della Repubblica Bolivariana. Il popolo vuole la pace. (GUARDA I VIDEO).

Nelle ultime ore sono state diffusi video prodotti sul ponte che divide il Venezuela dalla Colombia  dove ieri è stato dato alle fiamme il Tir sul lato colombiano, con la polizia colombiana che lasciava indisturbati gli incappucciati presenti. Le immagini del video sono girate sul lato colombiano, la scritta DIAN che si vede all’inizio toglie ogni dubbio (Direzione di Imposte Dogane Nazionali dello stato Colombiano). Si vedono chiaramente ragazzi che preparano bottiglie molotov con la benzina. Lo schema è lo stesso del 2017, quando gli oppositori di Maduro scatenarono violenza e terrorismo in Venezuela. Notare alcuni particolari:  la polizia colombiana ha lasciato campo libero agli “incappucciati” poiché è la manovalanza utilizzata per scatenare caos e poi incolpare Maduro. La fionda che tiene in mano uno dei giovani (a fine giornata i feriti sull’altro lato, quello venezuelano a difesa del territorio, saranno più di 50, colpiti da pallottole, pietre, molotov).  Molti dei giovani sono minori. La destra fascista recluta questi minorenni sperando che accada a  loro qualcosa di grave e poi incolpare Maduro. Lo ha detto lo stesso Guaidó: “per noi i morti  sono un investimento”. Un pretesto per avallare invasioni, aggressioni armate esterne. La tanica da cui si estrae la benzina è identica a quella che tiene in mano il ragazzo che in territorio colombiano incendia il Tir che trasportava gli “aiuti umanitari” farsa.  Sono le taniche nelle quali in Colombia si travasa la benzina rubata al Venezuela e poi rivenduta a prezzo maggiorato.  (GUARDA IL VIDEO)

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