Tsunami in Indonesia, centinaia le vittime

Onde anomale alte 20 metri, innescate da un’eruzione vulcanica  tra le isole di Giava e Sumatra. Bilancio provvisorio con molti dispersi, destinato ad aggravarsi

Sono centinaia le vittime e decine i dispersi per lo tsunami in Indonesia. Un maremoto innescato da un’eruzione vulcanica nello stretto della Sonda tra le isole di Giava e Sumatra. Il bilancio provvisorio delle onde anomale fino a 20 metri di altezza è di 222 morti e 843 feriti, e decine di dispersi. Il presidente Joko Widodo, tuttavia, avverte che si aggraverà. Gravi danni agli edifici. Le autorità invitano a stare lontano dalla costa perché non sono escluse altre onde anomale.

 

 

IL VULCANO “FIGLIO” DI KRAKATOA. Il vulcano Anak Krakatau, all’origine dello tsunami, “discende” dal celeberrimo Krakatoa. L’eruzione del Krakatoa, il 26 agosto 1883, causò la morte di oltre 36 mila persone ed ebbe effetti per mesi su tutto il pianeta. Le quattro enormi esplosioni, dopo mesi di attività vulcanica, furono accompagnate da tsunami e distrussero metà dell’isola di Rakata. Anak Krakatau, letteralmente “figlio di Krakatoa”,  si formò da quell’eruzione, e la sua scoperta data al 1927: alto poco più di 300 metri, con un cratere laterale, si trova in un’isola disabitata dello Stretto della Sonda. È uno dei 127 vulcani attivi in Indonesia, al centro della Cintura di fuoco dell’Oceano Pacifico.

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