Trieste, sparatoria in Questura: uccisi due poliziotti

Fermati gli aggressori, due fratelli dominicani accusati di avere rubato uno scooter

Drammatica sparatoria nella Questura di Trieste. Morti due poliziotti, l’agente scelto Matteo Demenego, 31 anni di Velletri e l’agente Pierluigi Rotta di Pozzuoli in provincia di Napoli, entrambi in servizio presso l’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico. Rotta era figlio di un agente in pensione che aveva lavorato alla Questura di Napoli. Fermati i due autori della sparatoria, entrambi dominicani con permessi regolari sul territorio italiano. Secondo le prime ricostruzioni, i due uomini erano stati portati in Questura sugli sviluppi di un’indagine per rapina. Uno dei due ha chiesto di poter andare in bagno e ha aggredito un agente. Nella colluttazione è riuscito a impadronirsi della pistola del poliziotto e ha fatto fuoco, ferendo a morte i due poliziotti e un altro in maniera più lieve, venendo poi fermato. L’altra persona ha provato a fuggire nei sotterranei della Questura ma è stato fermato poco dopo.

Agghiaccianti le testimonianze di quanto accaduto. “E’ accaduto tutto alle 16.54, ho sentito sei spari e mi sono chiusa dentro il negozio. Poi i poliziotti urlavano ‘mani in alto e faccia a terra’ e ho sentito altri spari”. Questa la testimonianza raccolta dall’Adnkronos sulla sparatoria. A parlare è la titolare di un’erboristeria che si trova a pochi metri dalla Questura. “Ho aspettato dieci minuti e mi sono affacciata: ho visto una persona a terra – racconta ancora la donna – con una pistola accanto e tre poliziotti che entravano di corsa in questura alla ricerca di un altro uomo. Ferma in mezzo alla strada un’auto aperta. Poi siamo dovuti rientrare, mentre sul posto sono arrivate tre ambulanze. Ora è tutto transennato”. Gli “agenti urlavano mani in alto e faccia a terra, mi sono barricata nel negozio”, ha detto un altro, e “ho visto gli agenti correre dentro la questura a caccia di un uomo“.

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