Terrorismo, gelo Gb-Usa per fughe di notizie. Ma gli 007 ignorarono 5 allarmi su Abedi

May a Trump: “Dossier 007 restino riservati”. Indagini: altri due arresti

Ieri in mattinata il ministro degli Interni britannico, Amber Rudd, aveva criticato gli Stati Uniti per i “dettagli confidenziali” sull’attacco di Manchester fatti trapelare sui media Usa. Oggi l’ira della premier Theresa May, prima di partire alla volta di Bruxelles per il summit della Nato: “Chiarirò al presidente Trump che le informazioni di intelligence condivise tra le nostre autorità devono restare al sicuro”. Nel frattempo la polizia di Manchester ha interrotto con gli Usa la comunicazione delle informazioni sull’attentato di due giorni fa dopo la pubblicazione dei ‘leak’ sull’inchiesta da parte della stampa statunitense.

 

 

NUOVI ARRESTI MA E’ POLEMICA SU SEGNALAZIONI ABEDI – La polizia britannica ha arrestato altre due persone che sarebbero collegate a Salman Abedi, il kamikaze autore della strage all’Arena di Manchester. Ma in Gran Bretagna è polemica sugli allarmi ignorati per il 22enne britannico di origine libica. E si incrina anche il mito dei servizi di Sua Maestà, immortalato da James Bond. Secondo il Telegraph, Abedi era stato segnalato alle autorità dell’antiterrorismo britannico almeno cinque volte, ma non è stato fermato. Il quotidiano spiega che amici del ragazzo avrebbero contattato le autorità dopo che il 22enne aveva detto loro che “essere un attentatore suicida era ok”.

 

 

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