Strage a Strasburgo, in coma giovane italiano: caccia grossa a Cherif

Gravissimo il 29enne giornalista trentino Antonio Megalizzi, colpito da un proiettile alla testa. Continua la fuga dell’assalitore: durante l’azione ha gridato “”Allah Akbar”, sarebbe ferito a un braccio

Durante l’azione, secondo i testimoni, ha urlato “Allah Akbar”. Non ci sono più dubbi, sulla matrice jihadista della strage compiuta da Cherif Chekatt, il 29enne ritenuto responsabile dell’attentato di ieri sera al mercatino natalizio di Strasburgo. Sulla città, sede dell’Europarlamento, è scesa una calotta di gelo e terrore. Il bilancio parziale è di due vittime accertate, una persona clinicamente morta e 14 feriti, di cui 9 gravi. Tra i feriti c’è Antonio Megalizzi (foto in basso), 29enne giornalista trentino, ricoverato in coma: è stato colpito alla testa da un proiettile dell’assalitore. Per i medici è inoperabile. Intanto, continuano la fuga di Cherif e la caccia all’uomo. Il fuggitivo, origini nordafricane ma nato nella città alsaziana, ha nel curriculum 27 arresti, tra Francia, Svizzera e in Germania. Tutti fermi per reati comuni, ma aveva ricevuto la classificazione “S” come elemento radicalizzato, condizione evidentemente maturata in cella. Tra i 4 fermati nel corso delle indagini, ci sono il padre e due fratelli del killer. Dopo la sparatoria Cherif è scappato su un taxi, di cui ha sequestrato l’autista. Si è diretto dal centro al quartiere di Neudorf, dove è sfuggito ad un blitz della polizia. Secondo il tassista è ferito a un braccio, probabilmente a causa di un conflitto a fuoco con le forze dell’ordine. Ora lo braccano centinaia di poliziotti.

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