Salario minimo, l’ex ministro Damiano: “troppi 9 euro l’ora”. Di Battista: “Traditore”

Un’intervista ha scatenato una dura reazione dell’esponente pentastellato e degli esponenti della sinistra sociale e radicale

Alessandro Di Battista esponente del M5s e Potere al Popolo attaccano duramente Cesare Damiano, ‘ex sindacalista della Cgil, ex ministro del lavoro, attuale parlamentare del Pd che in un’intervista ha affermato che è “troppo” concedere 9 euro lordi all’ora di salario minimo. L’esponente pentastellato e Potere al Popolo hanno postato il video dell’intervista. “Chi parla e’ Cesare Damiano, ex-sindacalista ed ex-ministro del lavoro. Damiano e’ alla terza legislatura il che significa che solo di assegno di fine mandato, quando smetterà di fare il deputato, si beccherà circa 160 mila euro – scrive su facebook Di Battista –  Per Damiano 1500 euro lordi per un metalmeccanico sono troppi. Eccoli gli ipocriti del nuovo millennio. Ricordano Berlinguer, fanno nostalgici pugni chiusi ma sanno solo leccare il sedere a Confindustria. E sono osceni traditori, dei lavoratori, di ideali giovanili e, oltretutto della Costituzione”.  “Coloro che osano criticare il salario minimo aggiunge Di Battista- dovrebbero rileggersi l’articolo 36 della Costituzione della Repubblica. Articolo 36. Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a se’ e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa”. Anche Potere al Popolo ha pubblicato il video dell’intervista di Damiano accompagnato da un post laconico: “A Cesare Damiano non gli è bastato il jobs act, ora vogliono mantenere il lavoro povero! Vergogna!” 

 

Condividi sui social network
  • gplus
  • pinterest