Pozzuoli: La Solfatara è ancora chiusa, non c’è  il piano di sicurezza

 

L’area sequestrata dalla magistratura a seguito della morte di due turisti vicentini e del figlio di 11 anni 

Il vulcano Solfatara di Pozzuoli è ancora chiuso. Permane il sequestro per ordine della magistratura a seguito della morte di una coppia di turisti vicentini e del figlio di 11 anni. Marito e moglie provarono a salvare il figlio che era caduto in una fumarola, ma persero la vita insieme con il loro primogenito. Si salvò, fortunatamente, il secondo figlio di 7 anni. Emersero gravissime violazioni delle norme sulla prevenzione e la sicurezza, carenza di controlli da parte dell’Asl e dell’Ispettorato del lavoro. L’autorità giudiziaria dispose l’immediato sequestro dell’area. Oggi sulla vicenda è intervenuto il sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia. “È davvero un peccato che un forte e tradizionale attrattore turistico, come la Solfatara, non sia ancora fruibile – sottolinea Figliolia –  Del resto, dopo i drammatici e dolorosi eventi accaduti, questa amministrazione non può che condividere appieno l’operato dell’Autorità Giudiziaria, alla quale si ribadisce la massima disponibilità alla più ampia collaborazione entro i limiti in cui, stante il carattere privato dell’area, essa risulta spendibile. Dobbiamo purtroppo registrare che l’inerzia della proprietà e della società di gestione che, a quanto consta, non hanno ancora proposto un valido piano di messa in sicurezza dell’area al fine di garantirne la perfetta e sicura fruizione comporta necessariamente che l’accesso alla Solfatara e alle strutture che vi insistono risulti tutt’ora precluso”. “Non possiamo far altro che auspicare che in tempi brevissimi, superate le pur comprensibili difficoltà gestionali, vengano eseguiti gli interventi indispensabili per poter restituire al pubblico questo straordinario e strabiliante pezzo di territorio” conclude Figliolia.

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