Pensioni, governo disponibile a valutare emendamenti dei sindacati

Il prossimo 28 febbraio è fissata la riunione delle segreterie

Un “primo incontro interlocutorio” che apre il confronto con il governo le cui risposte sono pero’ tutte da verificare. Questa la valutazione dei leader di CGIL, CISL e UIL Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo, sul vertice con il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon che ha assicurato la disponibilità dell’esecutivo a valutare alcuni emendamenti a quota 100 e ad aprire un confronto piu’ generale sulla riforma della Fornero. Al centro del tavolo la questione previdenziale, relativamente alla partita sul quota 100, sollecitati dai sindacati. Un confronto durante il quale il governo ha essenzialmente ascoltato anche se avrebbe garantito una certa disponibilità su due degli interventi richiesti dai sindacati: quello con cui prevedere lo sconto di un anno per ogni figlio per la contribuzione a carico delle donne e l’azzeramento delle finestre di pensionamento previste per i lavoratori usuranti. “L’ipotesi ha un suo costo, 500 milioni all’anno per ogni figlio mentre per i lavori gravosi il costo sarebbe pari a 30 milioni all’anno per le finestre”, ha stimato Durigon nel corso della riunione. Una parola finale sulle reali aperture del governo, comunque, si avrà solo nel prossimo incontro che l’esecutivo avrebbe garantito ai sindacati in prossimità del varo del decretone in aula, dunque non prima della metà di marzo. “Finalmente abbiamo un tavolo con il governo anche se limitato al tema delle pensioni: non basta, abbiamo chiesto di convocarci urgentemente su crescita e sviluppo“, commenta Furlan.  Su quota 100 in particolare i sindacati chiedono il riconoscimento di un bonus per le lavoratrici (un anno per ogni figlio) e agevolazioni sulle finestre di uscita per i lavoratori gravosi. Il sottosegretario ha condiviso la necessita’, riferisce ancora la sindacalista, di “aprire un confronto sulla riforma Fornero che non sia solo per pochi. È un primo tavolo interlocutorio ma speriamo sia l’inizio per riformare la previdenza e aspettiamo le risposte sui nostri emendamenti prima della fine dell’iter parlamentare. Speriamo che almeno una parte sia accolta”, chiude Furlan. Per il leader della UIL Carmelo Barbagalloquesto e’ un primo passo. Dobbiamo verificare se il governo intende modificare quota 100 con le nostre proposte e se c’e’ un impegno a continuare la discussione sul futuro. Solo un quarto delle domande per quota 100- riferisce Barbagallo- sono di donne, percentuale che e’ al di sotto della occupazione gia’ scarsa. Quindi bisogna fare delle correzioni per riconoscere il lavoro di cura e la maternita’”. Maurizio Landini sottolinea: “Ci aspettiamo che il governo prenda in considerazione i nostri emendamenti su cui si e’ impegnato a continuare il confronto. Abbiamo posto anche la questione che quota 100 interessera’ il pubblico impiego e c’e’ una contraddizione tra l’aver aperto un diritto giusto e aver bloccato le assunzioni. Il governo ci ha detto che valutera’ la possibilita’ di un confronto con gli altri Ministeri. Sulle nostre proposte ci attendiamo risposte dettagliate a breve: su alcuni temi c’e’ stata disponibilita’ ad approfondire la materia, su altri c’e’ stato detto che non ci sono le risorse”.

Il 28 febbraio e’ fissata la riunione delle segreterie unitarie di Cgil Cisl e Uil. “Dopo l’incontro di oggi decideremo come proseguire l’iniziativa e sostenere le nostre rivendicazioni– afferma Landini –  A meta’ marzo c’e’ uno sciopero degli edili che e’ la categoria piu’ colpita. Valuteremo giovedi’– continua Landini- cosa mettere in campo e come sostenere il confronto che si e’ aperto con il governo, che deve interessare tutte le questioni che abbiamo posto per cui anche infrastrutture, fisco e ammortizzatori sociali”.

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