I tecnici di e-Distribuzione sono immediatamente intervenuti e stanno mettendo in sicurezza le linee per consentire l’intervento dei vigili del fuoco. Successivamente provvederanno a utilizzare altri tratti di rete funzionante per alimentare le utenze attualmente senza energia elettrica. Se non fosse possibile, si valuterà l’utilizzo di power station.
Paura a Napoli nel quartiere Fuorigrotta per l’esplosione della cabina di trasformazione elettrica di via Terracina. Le fiamme hanno avvolto le strutture della centrale. Una densa nube nera avvolge il quartiere rendendo l’aria pungente e irrespirabile. Diverse le squadre dei vigili del fuoco impegnate sul posto insieme alla polizia municipale e ai carabinieri che stanno orientando il traffico. Sono migliaia le utenze interrotte, tra queste i servizi all’ospedale San Paolo. E’ stato necessario interrompere l’erogazione dell’energia elettrica per consentire l’intervento di messa in sicurezza.
Al momento non si segnalano feriti, solo apprensione per i tanti automobilisti in transito. Inevitabili le ripercussioni sul traffico. L’incendio infatti si è sviluppato a pochi metri dall’ingresso e dall’uscita della Tangenziale Fuorigrotta.
Secondo quanto si è appreso da fonti Enel, c’è stato un incendio sul quadro di una linea di media tensione. I tecnici di e-Distribuzione sono immediatamente intervenuti e stanno mettendo in sicurezza le linee per consentire l’intervento dei vigili del fuoco. Successivamente provvederanno a utilizzare altri tratti di rete funzionante per alimentare le utenze attualmente senza energia elettrica. Se non fosse possibile, si valuterà l’utilizzo di power station. Tutti i tecnici sono al lavoro per risolvere nel minor tempo possibile.
“Ennesimo disastro, dopo quello di Calenzano, oggi è Napoli a essere colpita nel cuore. Questi eventi non sono casuali, ma il tragico risultato di un sistema che ignora la prevenzione e la sicurezza”. Così, in una nota la consigliera regionale indipendente Marì Muscarà.
La consigliera ricorda “come, appena pochi giorni fa, avesse sollevato il caso dell’incidente avvenuto a Calenzano, in Toscana, dove un altro impianto pericoloso aveva messo a rischio la vita dei cittadini”. “È gravissimo che, nonostante l’approvazione all’unanimità della mia mozione sulla sicurezza degli impianti pericolosi in Campania, nulla sia stato fatto per attuarla. La mozione chiedeva l’istituzione di un ufficio regionale per la sicurezza degli impianti elettrici, con personale tecnico delle Asl dedicato a controlli sistematici. Eppure, l’ufficio non è mai stato creato”, sottolinea Muscarà.
Secondo la consigliera, l’assenza di un sistema di controllo efficace e l’apertura di impianti senza omologazioni adeguate sono il risultato di un sistema politico che ostacola la prevenzione: “Le Asl ignorano spesso i loro obblighi, e il consenso politico prevale sulla sicurezza. Questo espone lavoratori e cittadini a rischi inaccettabili”. Muscarà conclude con un appello alla Giunta regionale: “Non possiamo permettere che mozioni approvate rimangano lettera morta. La sicurezza non è negoziabile. Serve immediatamente l’istituzione dell’ufficio per i controlli sugli impianti pericolosi, perché tragedie come quella di oggi”